Politica
Fase 2: tutte le ipotesi su cui sta lavorando il governo Conte
C’è molta attesa per l’attivazione della “fase“2 dell’emergenza Covid 19.
Da una parte non ci sono certezze su quando possa iniziare, dall’altra è fortemente richiesta da una popolazione messa in ginocchio dalle attuali restrizioni.
L’altro ieri durante la video conferenza dei presidenti delle regioni c’è stata la richiesta per aprire tutte le attività il 27 aprile 2020. Conte però ha detto un secco no a a questa ipotesi.
Nel merito ci troviamo in una situazione tipicamente italiana dove i componenti della task force chiamati a gestire la ripresa litigano tra loro; il suo presidente Colaoè isolato nella sua richiesta di apertura dei bar dove dal governo che l’ha nominato arriva un brusco stop.
Lavoriamo allora sulle ipotesi pensando però che le regioni potrebbero seguire un ordine sparso decidendo in piena autonomia non seguendo quindi le ordinanze del governo centrale.
Cosa peraltro avvenuta qui in Trentino che è stata la prima regione ad aprire alle attività lavorative all’aperto, agli artigiani e da lunedì alle cartolerie e ai negozi per bambini. Riportiamo anche che quasi tutte le regioni del nord Italia e la Campania non sono molto d’accordo sulla pianificazione del governo Conte.
I tribunali dovrebbero riprendere gradualmente la loro attività a partire dall’11 maggio.
Per alcuni settori ci potrebbe essere un via libera al 27 aprile e sarebbero quelli della moda e dei mobilifici, considerati dall’Inail a basso a rischio con una possibilità di semaforo verde al 20 aprile.
Con una settimana d’anticipo rispetto al programmato, potrebbe partire l’automotive e la metallurgia: due settori messi in ginocchio dal lock down.
I parchi potrebbero riaprire, ma senza la possibilità per i bambini di utilizzare i giochi. Ma il Ministero della Salute non concorda con queste ipotesi e quindi si apre un nuovo scontro con il governo Conte.
Ma all’estero come si comportano? Nessuno come in Italia. In Germania è possibile frequentare parchi pubblici o da soli oppure distanziati.
In Francia ci si può muovere con un’autocertificazione simile a quella italiana per percorrere massimo un chilometro dalla propria abitazione per la durata massima di un’ora. Su questa base è possibile l’attività sportiva e l’uscita del nucleo famigliare.
In Spagna “reclusione” uguale a quella italiana per i bambini, mentre in Olanda ai più piccoli è permesso di giocare insieme anche se non sono fratelli o sorelle. In Svezia nessun cambiamento: solo raccomandazioni accettabili su base volontaria. Chiuse scuole superiori e università, ma non elementari e asili. I parchi sono aperti come sempre ed i giochi restano a disposizione dei più piccoli.
Sotto l’ipotesi su cui il governo sta lavorando in queste ore che però le regioni non sono obbligate a seguire.
-
Italia & Estero2 giorni fa
Nuovo Codice della Strada: senza più controlli, le sanzioni rischiano di essere inutili
-
Italia & Estero1 settimana fa
Ufo e droni nei cieli: un enigma che scuote governi e intelligence (VIDEO)
-
Consigliati2 giorni fa
Tasso di cambio del franco svizzero: Guida completa e pratica
-
Bolzano Provincia1 settimana fa
Bambina di 10 anni scompare all’uscita da scuola. Ritrovata dopo ore di ansia
-
Bolzano3 giorni fa
Bolzano, impressionante incendio devasta capannone e diversi camion
-
Italia & Estero3 giorni fa
Germania, strage al mercatino di Natale: auto sulla folla a Magdeburgo, 11 morti e decine di feriti.
-
Bolzano Provincia7 giorni fa
Dolomiti, auto di lusso al rifugio: polemica sull’accesso in montagna
-
Trentino6 giorni fa
Investita mentre stava attraversando la strada, gravissima una 93 enne
-
Bolzano Provincia2 giorni fa
Sicurezza sui luoghi di lavoro: segnalati 41 lavoratori per irregolarità
-
Trentino4 giorni fa
Non ce l’ha fatta la 93 enne Caterina Gabrielli, investita martedì mentre attraversava la strada
-
Italia & Estero5 giorni fa
Processo Matteo Salvini: venerdì una sentenza destinata a finire sui libri di storia
-
Italia & Estero17 ore fa
Abbandonata su una barella, muore dopo 8 giorni: la tragedia di Maria Ruggia all’ospedale Ingrassia