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Italia & Estero

Fango e urla «assassini» contro il re di Spagna Felipe, Sanchez e Mazon

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La visita del re di Spagna Felipe VI e del premier Pedro Sanchez nelle zone più devastate dall’alluvione a Valencia è stata segnata da tensioni e forti contestazioni.

A Paiporta, una folla infuriata ha urlato “assassini” e lanciato fango verso i rappresentanti spagnoli, manifestando profondo malcontento per la gestione dell’emergenza. Le proteste, particolarmente accese, hanno costretto i reali a cancellare la tappa successiva a Chiva.

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Durante le contestazioni, il premier Sanchez è stato sfiorato da un bastone lanciato dalla folla e, seguendo i protocolli di sicurezza, è stato immediatamente portato via dalla scorta.

La televisione spagnola ha confermato che Sanchez non ha riportato ferite. Presente alla visita, anch’egli bersaglio delle proteste, era anche il presidente della Generalitat Valenciana, Carlos Mazon.

Le scene di protesta sono state intense: calci, bastonate e colpi hanno bersagliato l’auto del premier, danneggiando vetri e carrozzeria.

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Le immagini degli scontri, diffuse rapidamente sui social, mostrano un clima di rabbia che ha forzato l’interruzione della visita.

A peggiorare la situazione, una nuova allerta rossa per maltempo fino alle 23, emessa dall’agenzia meteorologica nazionale, ha contribuito alla decisione di abbreviare l’itinerario.

Tra gli attimi di tensione, la regina Letizia è stata vista in lacrime. Alcuni volontari si sono avvicinati per rassicurarla, spiegando che la contestazione non era rivolta a loro, ma piuttosto alle istituzioni presenti.

Il bilancio per il momento ancora provvisorio parla di 121 morti e quasi 1.000 persone disperse. In un mega parcheggio erano presenti quasi 4.000 auto. Si pensa che nel parcheggio sotterraneo possa essere un autentico cimitero. Si lotta contro il tempo per evitare che il fango diventi cemento. La situazione è drammatica e la popolazione sfinita ed esausta.

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