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False Stelle: dopo la UE il Governo mette un freno al mercato delle recensioni fasulle

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Pochi giorni fa, e precisamente, il 14 gennaio 2025, il Governo ha deciso con il disegno di legge annuale sulle PMI (Piccole Medie Imprese) di spegnere sul serio il circo delle recensioni fasulle.

Il Consiglio dei Ministri, infatti, nel DDL ha approvato una norma che impone regole più stringenti per chi vuole lasciare un giudizio online su ristoranti, hotel e servizi vari.






Il nuovo decreto sulle PMI stabilisce che le recensioni potranno essere pubblicate solo da chi ha effettivamente usufruito del servizio e dovranno arrivare entro 15 giorni dall’esperienza. Insomma, basta commenti scritti per sentito dire o, peggio ancora, acquistati al chilo.

In più, i titolari delle attività potranno rispondere ufficialmente ai commenti e, dopo due anni, richiedere la rimozione di recensioni ormai obsolete o palesemente false. Un’ottima notizia per chi si è trovato con la reputazione distrutta da qualche Hater della forchetta o altro con troppo tempo libero.

Chiunque abbia un minimo di dimestichezza con il web sa che il business delle recensioni false è una realtà ben consolidata: bastano pochi euro per acquistare commenti positivi a pioggia o per affossare la concorrenza con un’ondata di critiche velenose. Con questa nuova legge, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) avrà il compito di vigilare sul rispetto delle regole, introducendo un codice di condotta specifico e multe per chi tenterà di aggirare il sistema.

Le associazioni di categoria esultano: finalmente si potrà mettere un freno ai danni causati dai commenti fasulli, che possono decidere le sorti di un’impresa in modo del tutto arbitrario. E Assoutenti lancia un’altra sfida: regolamentare anche il mondo dei social, dove influencer e micro-influencer spaccerebbero per opinioni spontanee contenuti pubblicitari camuffati. Il business dell’inganno è ovunque, insomma, e il Governo sembra volerci mettere mano sul serio.

Questa misura dovrebbe servire a riportare un minimo di serietà nel settore, perché il mercato delle recensioni false può (poteva) decretare “la vita o la morte” di un’attività. Il nuovo sistema garantirà che chi recensisce lo faccia con cognizione di causa e onestà, senza ripicche personali o motivazioni fuori conteso.

Ma attenzione: il decreto non si limita a mettere un freno alle recensioni farlocche. Tra le altre novità, troviamo incentivi fiscali per le PMI che si aggregano, un fondo per le imprese in crisi nel settore della moda e nuove regole sullo smart working.

Tuttavia, visto che di stelle si parla, la vera star del provvedimento visto l’ampio spettro di beneficiari resta la regolamentazione delle recensioni online, una questione che tocca chiunque, dopo aver letto le opinioni di perfetti sconosciuti, abbia o meno prenotato.

Perché alla fine, una recensione falsa non è solo un’opinione di troppo: è alla stregua una truffa, se non materiale per mancanza di ricavo almeno morale, che può alterare la concorrenza e ingannare i consumatori. Ora ad esempio, se volete stroncare un ristorante, dovrete averci mangiato davvero.

 






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