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Oltradige e Bassa Atesina

Esplode un altro bancomat nella notte. Questa volta a Egna. Dileguati i malviventi

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Questa notte intorno alle 2 ad Egna, è stato fatto esplodere il bancomat nella filiale della Banca di Trento e Bolzano in largo Municipio, 48.

Forse tre i malviventi che dopo aver compiuto il furto con esplosivo si sono dileguati facendo perdere velocemente le proprie tracce.

La deflagrazione è avvenuta secondo la tecnica cosiddetta della “Marmotta“, dopodiché ladri si sarebbero allontanati con un’auto nascosta poco lontano dalla filiale.






La marmotta, ovvero un parallelepipedo in ferro riempito di polvere pirica, delle esatte dimensioni delle aperture, è stata inserita con l’aiuto di un palanco all’interno del bancomat per poi andare “sotto”, frase in codice per indicare l’innesco e quindi la deflagrazione.

Ordigni esplosivi improvvisati, ma come sempre efficaci e ingegnosi: le bande del bancomat non hanno più utilizzato in questo caso  l’acetilene, poco controllabile, ma una miscela, che i Carabinieri definiscono “micidiale” e che esplode in un tempo stabilito, se innescato con una semplice spina elettrica e batterie ricavate ad esempio dai trapani.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Egna e del reparto operativo provinciale per i rilievi tecnici e l’avvio delle indagini che mirano ora anche a quantificare la somma effettiva di denaro asportata.

L’ultimo caso di questo tipo è avvenuto anche in una notte di domenica e più precisamente il 17 marzo scorso ai danni di uno sportello della stessa banca a Laives.

Sotto, alcuni degli strumenti usati da altre bande per compiere le operazioni di furto ai bancomat della regione



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