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Laives

Equal Pay Day: “Patto Comune-aziende per la certificazione di equità”

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C’è ancora moltissimo da fare e un Comune difficilmente, da solo, può risolvere la situazione. L’Equal Pay Day, però, ha riportato in primo piano la delicata questione dello squilibrio retributivo (e non solo) tra uomini e donne in Italia. Il Partito Democratico di Laives, impegnato nella raccolta firme le liste alleate PSI e Laives al Centro, ha voluto ampliare la petizione affiancando anche quella a sostegno dell’ uguaglianza retributiva. Il tutto con un impegno concreto preciso inserito anche in campagna elettorale. «Vogliamo – spiega il segretario Mauro Mazzio – farci promotori in prima persona per le certificazioni di equità di genere. Nel concreto il Comune si farebbe parte diligente per coinvolgere le imprese del territorio a soddisfare i requisiti per ottenerla. Sarebbe una strada per rendere concrete misure di attenzione all’occupazione e ai salari femminili condividendo principi che sono fondamentali per tutti. Sarebbe anche una strada per dotare le nostre aziende di un prezioso elemento di qualità e distinzione in più.»

L’impegno, inoltre, non si ferma a questo. «Nel programma di coalizione esistono diverse misure specifiche per contrastare la disparità salariale e, più in generale, aiutare tutte le donne” conferma la candidata sindaca Sara Endrizzi. “Prima di tutto siamo già al lavoro per migliorare la disponibilità di asilo nido sul territorio comunale anche attraverso precisi accordi con le tante aziende presenti a Laives. Bisogna, inoltre, rafforzare il sostegno ai figli con l’incentivazione di centri giovanili e attività per bambini e ragazzi.» Non secondario l’aspetto della formazione. «Con il comitato pari opportunità intendiamo avviare dei percorsi culturali di formazione specifici. Al fine di sottrarre tutte le donne dai rischi della dipendenza economica, purtroppo ancora troppo diffusi, saranno attivati corsi di gestione economica. Troppo spesso la dipendenza economica è una gabbia dalla quale è difficile uscire. Ci sono poi percorsi tecnici in settori specifici che si possono realizzare collaborando con le associazioni di categoria degli artigiani o dei commercianti. Senza dimenticare, infine, percorsi di affrancamento dall’obbligo esclusivo di cura valorizzando è responsabilizzando così anche il ruolo dei papà.»








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