Politica
Emergenza e crisi, Galateo: “Attiviamo un numero per info su aiuti. Bolzanini senza voce”
Questi giorni di costrizione a casa si riempiono di telefonate e messaggi di cittadini in difficoltà economica che non sanno dove rivolgersi per ottenere aiuto, altri di bolzanini stufi ormai di segnalare situazioni a rischio contagio con panchine lasciate libere e l’ennesima richiesta di una ristoratrice bolzanina che riconduce alla burocrazia un problema di sicurezza nel suo locale dietro il Teatro.
Il gruppo consiliare Il centrodestra ha chiesto prima informalmente e poi formalmente a sindaco e presidente del consiglio di riprendere a convocare consiglio e commissioni almeno in videoconferenza, nell’interesse dei bolzanini.
“Così non va e non può andare avanti a lungo – dice il coordinatore bolzanino e consigliere di Fratelli d’Italia Marco Galateo – . Ad inizio marzo abbiamo chiesto ed ottenuto dal Sindaco una stretta sui controlli anche dei pedoni, in anticipo del decreto ministeriale che ora costringe tutti a casa, per garantire un’uguale misura contenitiva e di prevenzione della diffusione del covid-19. Abbiamo consigliato ed ottenuto di far sigillare le panchine pubbliche della città per evitare che diventassero un invito al ritrovo nei parchi.
Ad oggi risultano però inascoltate le chiamate di bolzanini alla Polizia Municipale per sigillare le panchine, per esempio, di piazza Anita Pichler, mai nastrate finora e diventate punto di ritrovo per ragazzini e adulti che beatamente si godono il sole di queste belle giornate senza alcun controllo”.
Per Galateo, bisogna attivare subito un numero da chiamare per privati e aziende in difficoltà che diano risposte immediate sui riferimenti a cui rivolgersi ora per trovare un po’ di sostegno.
“Con tristezza abbiamo visto il video registrato dalla titolare della Pizzeria Nuovo Teatro in cui si vedono degli stranieri ospiti di uno sgradito bivacco all’interno della sua struttura su suolo pubblico. Va detto che di quella zona il consiglio comunale si è occupato spesso“, dice il consigliere.
Solo a dicembre 2018 venne infatti accettato dal Sindaco un documento voto a prima firma del consigliere comunale Marco Galateo di Fratelli d’Italia, in cui si chiedeva maggior illuminazione e installazione di telecamere e incremento dei controlli da parte delle pattuglie, eppure ad oggi ancora non è stato attuato proprio nulla. Ma non basta.
“La titolare, con cui siamo in contatto da tempo per la sua attività di baluardo di legalità in un quadrilatero dello spaccio ormai diventato fuori controllo nelle mani di violenti spacciatori stranieri, aveva già incontrato il Sindaco di Bolzano in diverse occasioni per parlare della situazione di quell’area.
Aveva anche chiesto al Comune di poter chiudere con una struttura fissa quella parte di suolo pubblico che le costa circa 10.000 euro all’anno in tassa comunale. Lo aveva fatto anche per garantire la sicurezza del locale con una struttura che potesse disincentivare il bivacco semplice. Le è stato negato perché costituirebbe un aumento di cubatura“.
Il consigliere aveva chiesto, prima telefonicamente al Sindaco e più recentemente in maniera formale attraverso il capogruppo, di convocare consigli comunali e commissioni anche in videoconferenza, come fanno già tanti Comuni d’Italia, per essere informati sulle necessità della città e sulle soluzioni prese, portando all’attenzione dell’amministrazione anche situazioni e problematiche che a questa evidentemente sfuggono.
“Nemmeno una risposta dopo una settimana dalla richiesta a Sindaco e presidente del consiglio comunale. Eppure lo spirito di positiva collaborazione era partito con le migliori intenzioni attraverso email, chiamate, segnalazioni, ora diventate inascoltate. Abbiamo messo in contatto il Comune con una impresa bolzanina specializzata nella sanificazione di mezzi e uffici che ora è stata coinvolta dall’amministrazione cittadina.
Così però non va, continuiamo a ripetere che non si uscirà da questa situazione di crisi da soli eppure a Bolzano il Sindaco da solo decide tutto, anche di confermare incarichi dirigenziali (di nomina politica, quindi vicini ai partiti della giunta) fino al 2023, quando sarebbe stato più corretto prorogare i termini fino alla prossima tornata elettorale.
Questa pandemia non trasformi la carica di Sindaco a quella di un uomo solo al comando. Non basterebbe“, conclude Galateo.
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