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Merano

Due nordafricani accusati di violenza e ricettazione al centro profughi di Merano

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Nel pomeriggio del 29 marzo, al centro profughi di Merano è scoppiata la tensione quando due giovani nordafricani senza fissa dimora sono stati accusati di minaccia e percosse nei confronti degli operai che stavano effettuando dei lavori di ristrutturazione, nonché di ricettazione di un telefono cellulare.

La situazione è degenerata quando i lavoratori, aiutati da due addetti alla sicurezza, hanno scoperto un gruppetto che occupava illegalmente la struttura. I tre uomini hanno risposto con violenza alle richieste di lasciare l’area per permettere il proseguimento dei lavori. Il capo cantiere, temendo l’escalation, ha chiamato i Carabinieri e si è spostato verso l’ingresso, considerato più sicuro perché visibile dalla strada.

Nonostante le precauzioni, gli aggressori si sono scagliati contro i presenti. L’intervento tempestivo dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Merano ha permesso di fermare due dei tre uomini, mentre gli altri fuggivano alla vista delle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti anche agenti della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e militari dell’Esercito Italiano del servizio “Strade Sicure”.






L’identificazione ha portato alla scoperta che i due detenuti avevano rubato un cellulare ad una donna di Merano, che aveva denunciato il furto. Il telefono è stato restituito alla proprietaria e i due giovani sono stati deferiti all’autorità giudiziaria.



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