Donne e violenza: informare sulle possibilità di aiuto

Nella ricorrenza del 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la direttrice dell’Ufficio diocesano matrimonio e famiglia Johanna Brunner sottolinea che “il tema è purtroppo ancora all’ordine del giorno, come ci rendiamo dolorosamente conto nel quotidiano.“

Brunner invita tutti, in particolare le comunità parrocchiali e le associazioni ecclesiali, a sostenere le varie iniziative sul territorio e a far conoscere i numeri di emergenza e le possibilità di aiuto per le donne in situazioni di violenza.

Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne l’Ufficio diocesano matrimonio e la famiglia lancia un appello alla sensibilità verso le persone in difficoltà, in particolare verso le donne che si trovano in situazioni di violenza o in relazioni che opprimono. La direttrice Johanna Brunner rimarca che la violenza contro le donne può essere contrastata solo con un grande sforzo di tutta la società.

 

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“Dobbiamo affrontare molti fattori diversi: le situazioni difficili di vita, la mancanza di possibilità di comunicazione, la vergogna di chiedere aiuto, i tabù, una cultura spesso paternalistica e altri ancora“. Affrontare tutto questo è uno sforzo che non può essere lasciato soltanto alle persone colpite, ricorda Brunner: “Siamo tutti chiamati a reagire ai comportamenti che invadono e violano la sfera personale e ad attivarci quando si verificano forme di violenza. È una questione di coraggio civile e di responsabilità che interpella noi cristiani e tutta la società“.

L’Ufficio diocesano matrimonio e la famiglia invita tutti, e in particolare le comunità parrocchiali e le associazioni, a sostenere le varie iniziative locali e a far conoscere i numeri di emergenza e le possibilità di aiuto per le donne in situazione di violenza.

Il Decalogo contro la violenza sulle donne (vedi https://www.pthsta.it/it/news/298-decalogo-contro-la-violenza-sulle-donne-nuove-puntate.html), preparato dall’Istituto De Pace Fidei e dallo Studio teologico accademico di Bressanone, offre un’opportunità per affrontare la questione.