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Domani consiglio provinciale, Urzì: “All’odg nessuna misura concreta Covid e aiuti alle imprese. Inaccettabile”

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Inutile perdere tempo in chiacchiere in Consiglio provinciale, convocato online domani (10 novembre ndr), se la giunta provinciale Kompatscher/Lega non garantirà già aiuti concreti in primo luogo alle piccole e medie imprese spesso familiari ormai sul lastrico. Inutile chiudere e poi girare la testa altrove. Così come ci si attendono provvedimenti concreti sull’applicazione dell’Imi e sugli affitti delle case sociali per chi abbia avuto dalla crisi conseguenze sul reddito“.

E’ una pioggia di critiche quella riservata dai diversi rappresentanti dell’opposizione in consiglio provinciale a Bolzano per la gestione della nuova emergenza che entro poche ore potrebbe virare verso una restrizione delle misure per la prevenzione da contagio Covid-19, anche chiamato ‘lockdown duro‘. Un periodo di chiusure che potrebbe risultare letale per le piccole imprese e privati. Interviene sulla questione anche il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, che in una nota fa sapere:

Quali sono i punti all’ordine del giorno portati invece dalla maggioranza e inseriti in calendario: la mozione per l’Istituzione di un centro di pronto intervento, soccorso e cura per animali selvatici (presentata dalla consigliere leghista Mattei);






il disegno di legge provinciale che Modifica la provinciale in materia di utilizzazione di acque pubbliche (presentato dai conss. Vallazza, Locher e Noggler);

il disegno di legge provinciale che modifica la legge provinciale concernenti gli invalidi civili, i ciechi civili e i sordi (presentata dai conss. Renzler, Ladurner, Vallazza e Locher), nobilissima ma certamente non della massima priorità prevedendo peraltro solo modifiche marginali;

la mozione “Piattaforma digitale per le allerte della protezione civile” (presentata dai conss. Lanz, Ladurner e Tauber il 22/10/2020);

la mozione sulla “formazione politica” (presentata dai conss. Amhof, Lanz, Ladurner, Locher, Tauber e Vallazza il 22/10/2020).

Nulla (di impegni legislativi o mozioni) che riguardino la gravissima emergenza attuale. Solo una generica discussione senza votazione al punto della sessione di domani “ situazione attuale e relativi provvedimenti” che non contemplerà nessun atto vincolante ma solo una informazione sullo stato della situazione.

La giunta ha avuto da maggio ad oggi sei mesi per preparare lo scenario peggiore ma non lo ha fatto. Ed ora ci si limita solo ad informazioni. Chiederò oggi nel corso della riunione dei capigruppo che la seduta sia sospesa dopo le interrogazioni urgenti ed al massimo le proposte delle minoranze e che gli assessori utilizzino il loro tempo meglio.

Inimmaginabile che la Provincia applichi le più severe delle forme di contenimento delle attività economiche senza assumersi un solo onere di supporto ed aiuto per chi le esercita scaricando la responsabilità solo sullo Stato con il rischio peraltro che l’avere differenziato ostinatamente per settimane le regole metta in discussione questi sostegni”.

Ricordiamoci che non abbiamo a che fare solo con grandi industrie o aziende con solide basi – prosegue Urzì – stiamo parlando nella maggioranza (numerica) di casi di ditte individuali, gestori di negozi, piccolissime imprese costruite con fatica e senza avere alle spalle nessun sostegno.

Aziende che guadagnano in tempi normali lo stretto necessario per pagare l’affitto e le spese di sopravvivenza a chi le esercita e che se costrette a chiudere portano sul lastrico i titolari e se ci sono i pochi dipendenti.

Di fronte a tutto questo Kompatscher e la sua squadra di governo è pronta a mettere online ogni giorno una ordinanza più grave, chiusure a catena, ma senza offrire alcuna alternativa, alcun aiuto economico.

A dire il vero ne abbiamo visti di questi aiuti spuntare fra le pieghe delle norme approvate convulsamente in questi mesi soprattutto per albergatori e soliti privilegiati ma non la marea di piccoli commercianti o artigiani sul lastrico.

Domani è convocato il Consiglio provinciale: tutto inutile trovarsi se la giunta non assicurerà da subito i mezzi economici per dare ossigeno alle aziende che ora ha chiuso quando solo poche settimane fa evocava il metodo austriaco del tutto aperto per atteggiarsi a Stato indipendente. Un atteggiamento di sfida ideologica che ci ha portato alla situazione attuale. Ricordiamocelo“.



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