Politica
Meno contributi alla cultura italiana, M5S: “Stop a criteri diversi a seconda del gruppo linguistico”
I criteri di accesso ai contributi per le associazioni in Alto Adige soffrono di un grave limite di iniquità. A sottolinearlo è il MoVimento 5 Stelle.
La disuguaglianza nelle possibilità di ottenimento dei contributi tra italiani, tedeschi e ladini c’è ed è rilevante: per questo i pentastellati altoatesini si sono attivati con la presentazione di una mozione in consiglio provinciale che chiede l’equiparazione tra i gruppi linguistici.
Per le associazioni che operano nel settore della cultura vi sono infatti tre diverse delibere provinciali che stabiliscono criteri differenti a seconda del gruppo di appartenenza.
“Dal 2016 la Giunta provinciale ha adottato tre diverse delibere per definire i criteri di accesso ai contributi economici per attività culturali ed artistiche, ciascuna delibera riferita a enti appartenenti ad uno dei tre diversi gruppi linguistici: italiano, tedesco e ladino. Le tre diverse delibere pongono – afferma il consigliere provinciale del MoVimento 5 Stelle Diego Nicolini – ingiustificabili differenze nei criteri di assegnazione con il rischio che un gruppo linguistico venga ingiustamente svantaggiato rispetto all’altro“.
La segnalazione era partita dal Circolo La Comune di Bolzano che il M5S ha di recente supportato attraverso una raccolta fondi attivando il necessario coinvolgimento della popolazione per una fattiva partecipazione diretta e dal basso (Diego Nicolini incontra i Forcato: “Circolo La Comune storia della Cultura a Bolzano”).
La famiglia Forcato negli ultimi anni si è vista azzerare i contributi economici a sostegno della decennale attività del Circolo, conosciuto per aver portato in Provincia spettacoli teatrali, attori, registi, autori e pensatori di altissimo livello.
Ma i casi di realtà culturali di lingua italiana in difficoltà sarebbero molteplici.
“Il MoVimento 5 Stelle ritiene che promuovere l’espressione delle diverse culture che convivono nel territorio altoatesino significhi proteggere la varietà che ci caratterizza e con questa la nostra più grande ricchezza. Per questo ha presentato una mozione per superare le diseguaglianze nelle condizioni di accesso ai finanziamenti da parte di erogatori di offerta culturale italiani, tedeschi e ladini e più precisamente per estendere i criteri definiti nella delibera 886/2016 a favore del gruppo linguistico tedesco anche agli enti appartenenti ai gruppi linguistici italiano e ladino“.
Conclude il consigliere Nicolini: “Sarebbe iniquo se i criteri di assegnazione non ritornassero ad essere unici rispetto ai tre gruppi linguistici, perché così si rischiano discriminazioni che nella nostra Provincia combattiamo da sempre e in ogni ambito della società. Sono certo che si potrà correggere questa situazione“.
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