Alto Adige
Disordini al Brennero: 63 anarchici condannati in appello

Tribunale blindato a Bolzano: si è svolto oggi il processo di appello a 63 anarchici che – il 7 maggio 2016 – commisero vari reati al Brennero durante una manifestazione di protesta.
I disordini erano stati causati da numerosi anarchici provenienti da varie regioni. La manifestazione era stata organizzata per protestare contro il “muro anti migranti” che non venne realizzato
Le condanne emesse in primo grado avevano in totale di 166 anni, cifra che in appello scese a 129. Queste condanne vanno da 5 mesi a 5 anni. I reati contestati sono: resistenza a pubblico ufficiale; radunata sediziosa; danneggiamento; interruzione di pubblico servizio.
“Confermata dalla Corte d’Appello ciò stabilito già in primo grado, ovvero l’insussistenza del reato di devastazione e saccheggio contestato dalla procura generale.” si legge su ANSA
-
Trentino2 settimane fa
Attacco violento al supermercato Prix di Trento: guardia giurata ferita a bastonate
-
Italia & Estero4 giorni fa
Guerra in Europa? Ecco chi verrebbe richiamato alle armi in Italia
-
Bolzano Provincia1 settimana fa
Eccesso di alcol alla festa sulla neve a Sarentino: 11 feriti, uno grave
-
Trentino3 giorni fa
Spaccate sulle autovetture in sosta: arrestati tre uomini
-
Trentino2 settimane fa
Orso entra in un recinto, razzia di oche e galline davanti la telecamera (VIDEO)
-
Trentino6 giorni fa
Sacramenti negati: la comunità si spacca sttorno a Don Michele
-
Bolzano Provincia2 settimane fa
Tenta di aggredire i carabinieri con un grosso coltello: 38enne fermata con il Taser
-
Italia & Estero1 settimana fa
Maestra d’asilo iscritta a OnlyFans: la scuola la sospende
-
Bolzano4 giorni fa
Inseguimento da brividi nella notte: spacciatori bloccati dai Carabinieri!
-
Italia ed estero2 settimane fa
Scontro frontale, una strage: tre morti e otto feriti
-
Italia & Estero1 settimana fa
Valanga travolge 5 sciatori italiani in Svezia, 2 morti
-
Trentino5 giorni fa
Trentino, la protesta contro orsi e lupi: “Non siamo più liberi di vivere la nostra terra”