Alto Adige
Disabilità: accompagnamento semiresidenziale anche nei mesi estivi

Le persone con disabilità vengono assistite ed impegnate a livello provinciale in 53 servizi semiresidenziali. Sinora questi servizi, gestiti dai Servizi sociali delle Comunità comprensoriali o da associazioni che operano nel sociale, dovevano interrompere l’attività per almeno due settimane consecutive durante i mesi estivi.
Questa chiusura comportava un impegno organizzativo per numerose famiglie, poiché non tutte hanno avuto o hanno l’opportunità di farsi carico della cura e dell’assistenza dei loro congiunti durante questo periodo di ferie dei servizi.
“Le strutture semiresidenziali sono servizi importanti per gli utenti perché possono svolgervi un’occupazione significativa, incontrare amici, scambiare idee. Ma i servizi sono importanti anche per le famiglie delle persone con disabilità, in quanto offrono la possibilità di alleggerire il loro impegno quotidiano” sottolinea l’assessora Waltraud Deeg e aggiunge: “Eliminando la chiusura estiva andiamo incontro ad una richiesta espressa dalle associazioni coinvolte ed anche gli utenti dei servizi ne beneficiano in quanto non viene interrotta la loro quotidianità per un lungo periodo di tempo”.
Nel 2020, anno caratterizzato dall’inizio della pandemia è stata offerta ai servizi per la prima volta l’opportunità di astenersi da quest’orario di chiusura ed ora il relativo regolamento viene radicalmente modificato. Su proposta dell’assessora alle politiche sociali la Giunta provinciale ha approvato nella seduta odierna (22 marzo) una modifica delle linee guida in materia.
Ciò significa che i servizi non sono più obbligati a chiudere la struttura per almeno due settimane consecutive nei mesi estivi. In futuro, questa sarà sostituita da un regolamento generale che limiterà a due settimane consecutive la durata massima di qualsiasi chiusura durante l’anno.
“L’attività e la comunità che caratterizzano queste strutture hanno una grande importanza per le persone con disabilità e questi aspetti sono emersi con particolare evidenza durante la pandemia. Ma va rafforzata anche la conciliazione tra famiglia e lavoro per i parenti che si prendono cura dei loro congiunti.
La misura approvata oggi dalla Giunta rappresenta un sostegno in questo senso e seguiranno ulteriori passi, perché in fondo la conciliazione tra lavoro e cura è da considerarsi una grande sfida per il futuro“, sottolinea l’assessora alle politiche sociali ed alla famiglia, Waltraud Deeg.
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