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Alto Adige

Dichiarazione congiunta: per un libero trasporto merci lungo l’asse del Brennero

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Il mercato unico europeo funziona solo se funziona il libero scambio di merci.

A questo servono le reti di collegamento trans-europee.

L’asse del Brennero è strategico per il trasporto in Europa.

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Tuttavia, il concetto stesso di corridoi transeuropei e l’importanza strategica della libertà di circolazione di merci e prodotti in Europa vengono oggi pesantemente limitati.

Le misure contro la circolazione di mezzi pesanti come il progettato ampliamento dei divieti di transito settoriale, il “dosaggio” dei TIR in Tirolo e la prevista estensione del divieto di transito notturno anche ai Tir con motore Euro 6 penalizzano non solo l’economia della Baviera e dell’Alto Adige, ma il trasporto merci dell’intero continente.

Assoimprenditori Alto Adige e le associazioni datoriali bavaresi vbw bayme vbm si impegnano a favore di una soluzione sostenibile.

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È per noi evidente che il continuo aumento del traffico attraverso le Alpi rappresenta una grande sfida, vista anche la topografia delle regioni alpine interessate.

Concordiamo anche sul fatto che la tutela dell’ambiente, del clima e della salute sono di importanza strategica in Europa.

Siamo però convinti che soluzioni unilaterali da parte di singoli Stati non siano abbastanza efficaci.

Una politica orientata all’ambiente e al clima che garantisca risultati efficienti può essere realizzata solamente in accordo con tutti i partner europei ed internazionali.

Le misure ad essa collegate non possono prescindere dal rispetto di una delle libertà fondamentali dell’Unione Europea, ovvero la libera circolazione delle merci.

Le misure devono altresì garantire una riduzione a lungo termine delle emissioni.

Il semplice spostamento del traffico, diretta conseguenza dei divieti di transito, aumenta le emissioni di sostanze nocive e le trasferisce verso i territori vicini, senza contribuire a ridurle complessivamente. Inoltre, manca al momento un’adeguata capacità di trasporto lungo la ferrovia.

Dobbiamo come prima cosa aumentare la capacità dei collegamenti ferroviari e dei relativi terminal: va realizzato al più presto l’accesso nord del tunnel di base del Brennero, devono essere migliorati i collegamenti ai terminal in Germania, Italia e Austria e ampliate le loro capacità.

Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico dei veicoli commerciali ha contribuito ad una notevole riduzione delle emissioni.

L’economia e le imprese della logistica forniscono quindi già oggi un contributo determinante alla riduzione della concentrazione di sostanze nocive nell’aria.

Le emissioni caleranno ulteriormente se verranno garantite condizioni – in particolare attraverso infrastrutture adeguate per il rifornimento di combustibili alternativi e la ricarica elettrica – che orientino anche il trasporto su strada verso tecnologie alternative.

Accogliamo favorevolmente i 10 punti del piano nato dall’accordo sottoscritto il 29 settembre scorso tra il ministro ai Trasporti tedesco Andreas Scheuer e il ministro ai Trasporti bavarese Hans Reichhart con il ministro ai Trasporti austriaco Andreas Reichhardt e il capitano del Tirolo Günther Platter.

Tutti i punti vanno nella giusta direzione per affrontare il problema a medio termine e i Paesi interessati, così come le regioni alpine, sono chiamati ad occuparsene il prima possibile.

A prescindere da questo, non possiamo però accettare oltre le attuali limitazioni al traffico. Facciamo appello al Tirolo, affinché non vengano messe in atto le modifiche al divieto di trasporto settoriale.

Anche riguardo agli altri numerosi divieti già in vigore in Tirolo, siamo convinti sia necessario trovare delle alternative migliori, attraverso le quali sia possibile raggiungere gli obiettivi condivisi senza per questo penalizzare l’economia.

Germania, Austria e Italia sono chiamate a collaborare per trovare e implementare soluzioni comuni.

Federico Giudiceandrea Wolfram Hatz Presidente Presidente Assoimprenditori Alto Adige vbw bayme vbm

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