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Alto Adige

Deroga Proporzionale in Alto Adige: via libera per magistrati italiani, FLP chiede estensione ai dirigenti amministrativi

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Il Comitato d’Intesa della Provincia Autonoma di Bolzano ha approvato l’assunzione di due magistrati di lingua italiana per i posti vacanti negli Uffici Giudiziari della provincia, normalmente riservati ai membri del gruppo linguistico tedesco. Questa decisione arriva in risposta alla pressante necessità di colmare le lacune nell’organico giudiziario e viene accolta con favore dalla Federazione Lavoratori Pubblici (FLP), che la considera una risposta saggia e adeguata alle difficoltà operative del sistema giudiziario locale.

La FLP, tuttavia, non si ferma qui e sollecita un’estensione di questa misura derogatoria anche ai Dirigenti Amministrativi e al personale Giudiziario Amministrativo, dipendenti della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol. Da anni la Federazione richiede un intervento in tal senso, ma finora senza successo.

L’allarme è stato rilanciato in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario dalla ex Presidente della Corte d’Appello di Trento, Anna Maria Creazzo, che ha evidenziato una copertura organica carente: solo due dirigenti su quattro posti disponibili e una scopertura del 37% per il personale amministrativo.

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La situazione è particolarmente critica nell’Ufficio per il Processo: dei 28 funzionari previsti per la Provincia di Bolzano, solamente due sono attualmente in funzione. Un ostacolo significativo è stato l’obbligo del patentino di bilinguismo, che ha limitato il numero di candidati in grado di partecipare ai concorsi per coprire i posti offerti.

La FLP auspica ora che il Comitato d’Intesa e l’intera classe politica possano trovare una soluzione definitiva e strutturale alla questione delle assunzioni negli Uffici Giudiziari, facendo leva sulla deroga alla proporzione linguistica, così come già avvenuto per i magistrati. D’altronde, sottolinea la Federazione, senza il supporto di dirigenti e personale amministrativo adeguato, il lavoro dei magistrati è fortemente limitato.

Il dibattito sull’equilibrio tra il mantenimento della proporzionalità linguistica e la necessità di un’apparato giudiziario funzionante è ormai aperto. La decisione del Comitato d’Intesa potrebbe segnare una svolta per la pubblica amministrazione in Alto Adige, ma sarà essenziale trovare un equilibrio che rispetti le esigenze di rappresentatività linguistica senza compromettere l’efficienza della giustizia.

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