Demanio idrico: semplificazione della burocrazia

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Il carico di lavoro dell’Amministrazione provinciale per l’incasso delle spese di istruttoria, in relazione ai procedimenti amministrativi attinenti al demanio idrico, è sproporzionatamente alto.

“Con l’abolizione di questa riscossione dei canoni”, sottolinea l’assessore provinciale alla Protezione civile, Arnold Schuler, “l’efficienza dell’Ufficio provinciale demanio idrico – anche nell’ottica della “Spending Review” – può essere aumentata al punto tale da compensare la riduzione delle entrate”. L’Agenzia per la Protezione civile rinuncia quindi alla riscossione dei diritti di istruttoria in relazione alle procedure amministrative per il rilascio di permessi, concessioni e autorizzazioni nell’area di competenza dell’Ufficio demanio idrico.

“Secondo il principio del buon andamento dell’azione amministrativa, vengono perseguiti i principi cardine di economicità, efficacia ed efficienza”, sottolinea il direttore dell’Agenzia per la Protezione civile, Klaus Unterweger.

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Semplificazione delle procedure amministrative

“In base a questi principi prendiamo le misure necessarie per ottimizzare il lavoro del personale amministrativo”, spiega il direttore dell’Ufficio Demanio idriconell’Agenzia per la Protezione civile, Michael Gamper. Attraverso l’abolizione delle spese di istruttoria la perdita di entrate ammonta a circa 15.000,00 Euro all’anno.

Queste minori entrate devono essere compensate però da un aumento dei canoni di concessione per le occupazioni del demanio idrico. In questo modo non vi sarà nessuna spesa aggiuntiva. In sintesi, il risultato è quindi una riduzione e semplificazione delle spese amministrative, mantenendo allo stesso tempo le medesime entrate e gli stessi costi per i cittadini.

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