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Politica

Deflusso ecologico, Urzì (FdI): quali le conseguenze per l’Alto Adige?

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Il prossimo anno la maggior parte dei prelievi idrici non solo per scopi idroelettrici dovrà tener conto del cosiddetto, deflusso ecologico, una normativa che obbligherà i gestori ad utilizzare meno acqua dei fiumi per produrre energia elettrica, lasciandone obbligatoriamente scorrere una certa quantità stabilita per legge nell’alveo senza possibilità di trattenerla per alimentare le turbine.

I limiti più stringenti sono stati stabiliti dal Ministero dell’Ambiente in conseguenza dell’avvio di una procedura di infrazione per l’Italia da parte della Commissione Europea. Il provvedimento doveva entrare in vigore già il 1° gennaio 2022, ma è stato successivamente rinviato.”

Il tema lo lancia il consigliere provinciale e neodeputato di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì che presenterà nelle prossime ore una dettagliata interrogazione al Presidente della Provincia.

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La drammatica crisi energetica che sta colpendo anche l’Alto Adige e la conseguente necessità di autosufficienza energeticasottolinea Urzì –  necessità di un approfondimento per capire se in conseguenza del deflusso ecologico, in concomitanza con le scarse precipitazioni che hanno caratterizzato i mesi scorsi, si possa riscontrare una minore produzione di energia idroelettrica nel nostro territorio ed eventualmente in che termini.”

“Preoccupazione, non allarmismo”  – chiarisce Urzì che chiede alla Giunta provinciale quali interventi intenda attuare qualora fosse rilevata una consistente riduzione della produzione di elettricità in conseguenza dell’entrata in vigore della citata normativa.

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