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Decreto Intercettazioni, Maturi: “Pericolo per la nostra democrazia”

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Oggi alla Camera è in corso la discussione sul DDL numero 2394, ovverosia si sta discutendo delle modifiche alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni.

Sulla questione è intervenuto il Deputato Filippo Maturi, che ha  esordito affermando che se alla Camera si è discusso prima dell’urgente faccenda del Coronavirus è dovuto soltanto all’intervento della Lega e delle opposizioni, ma ha anche sottolineato come “…la corsa forsennata della Maggioranza di portare avanti questo Decreto, nonostante l’emergenza del Coronavirus, si sta trasformando in un pericolo per la nostra democrazia”.

Con questo Decreto si introduce un utilizzo improprio dello strumento del Trojan, le società che gestiscono questo sistema informatico non riescono a garantire che nel passaggio delle informazioni tra l’acquisizione delle informazioni stesse e la Procura non ci possa essere una fuga di notizie, come non possono neppure garantire che un dato terzo possa inserire delle informazioni sui cellulari”.






“Praticamente è come se qualcuno potesse avere le chiavi della nostra macchina, aprirla, mettere dentro un panetto di droga sapendo già che poco dopo saremmo fermati dalla finanza. È evidente che si dà in mano improprie uno strumento troppo potente e troppo pericoloso per i nostri concittadini. Io credo ancora in un Paese nel quale i cittadini sono sempre innocenti fino a prova contraria, e non viceversa”. “

Quindi con estrema preoccupazione portiamo avanti questi ordini del giorno che, come giustamente e purtroppo è stato notato prima del mio intervento sono solo parole. Parole che però devono rimanere incastonate  in quest’aula come monito per il futuro per renderci conto di cosa avete fatto”. 

Maturi ha voluto citare George Orwell e alcuni passi del suo famoso libro 1984, che riportiamo: “Il potere non è un mezzo, è un fine. Non si stabilisce una dittatura nell’intento di salvaguardare una rivoluzione, ma si fa una rivoluzione nell’intento di stabilire una dittatura”.

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