Connect with us

Politica

Débacle al ballottaggio, Urzì: “Zanin abbandonato dalla Lega provinciale. Il Carroccio ‘defilato’ corresponsabile della sconfitta”

Pubblicato

-

Condividi questo articolo

Il PD in Provincia diventa il nuovo referente politico della Svp per ‘gli affari del capoluogo, Bolzano’, commissariati di fatto i due assessori leghisti in Provincia rimasti impassibili e immobili di fronte alla campagna elettorale che i vertici della Svp stavano costruendo attorno a Renzo Caramaschi.

Kompatscher al comizio sul palco del candidato sindaco, poi in visita con lui nelle strutture sportive della città, l’Obmann Achammer che gli fa da sponda, il coordinamento del partito che vota l’apparentamento con il PD e la Sinistra.

E in tutto questo dalla componente italiana leghista in giunta provinciale un totale silenzio che ha privato di un’arma potentissima, quella contrattuale, della posizione di forza degli assessori leghisti il candidato sindaco che proprio la Lega aveva proposto per Bolzano. Essere rimasti in silenzio mentre l’alleato Svp si sfilava e appoggiava il PD, rende gli assessori provinciali della Lega corresponsabili della sconfitta del candidato che essi stessi come Lega avevano proposto. Con questo approccio non si va da nessuna parte“.






Così il consigliere regionale e provinciale e Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, in un’analisi molto critica all’indomani della rielezione del sindaco di Bolzano uscente per il centrosinistra, Renzo Caramaschi, e della sconfitta di un centrodestra le cui colpe piano piano stanno ora affiorando nelle relative tensioni e i reciproci. ‘j’accuse’ su un esito elettorale che poteva avere risvolti differenti da quello attuale.

Dalle responsabilità della Lega a livello provinciale che avrebbe indebolito nell’assenza di intervento politico la figura di Roberto Zanin, fino alle responsabilità di una coalizione fin troppo morbida nel tollerare l’ingerenza a livello istituzionale e mediatico di una Volkspartei decisa a portare avanti la propria personale campagna di interessi in area politica di lingua italiana.

La polemica generale gira anche intorno a quello che viene considerato il vero responsabile del fallimento della campagna di chi oggi è destinato all’opposizione per i prossimi 5 anni, ovvero Filippo Maturi. Ma per il momento Urzì si limita ad un’invettiva diretta all’area provinciale.

Conclude il coordinatore regionale: “All’incolore presenza in giunta provinciale in questi due anni si aggiunge ora la tinta del giallo: perché non c’è stato nessuno scatto di orgoglio alla decisione di Kompatscher di salire sul palco di Caramaschi da parte degli assessori leghisti? Solo paura di mettere in discussione i propri incarichi?

Come assessori che mantengono le funzioni ma non il potere. La Lega alleata con gli alleati del PD non si può ignorare. Noi abbiamo solo una parola. La campagna per Zanin, grande gentiluomo, l’abbiamo fatta credendoci. Era stato presentato dalla Lega ma poi è stato abbandonato dagli stessi assessori provinciali del Carroccio nelle mani dei deliri da comizi pro Caramaschi di Kompatscher: si può fare finta di non vedere?“.



NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti