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Italia ed estero

Cure gratis a 150 stranieri, truffa alla Sanità italiana per un milione di euro

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Garantivano cure mediche gratuite, anche se non ne avevano diritto, ai loro connazionali. Due donne di origini albanesi e il figlio di una di queste, un italiano impiegato all’Agenzia delle Entrate, sono accusati di truffa aggravata e accesso abusivo a banca dati.

Sono più di 150 i cittadini albanesi denunciati per concorso in truffa perché arrivati in Italia con l’unico scopo di curarsi gratis e 175 gli episodi di frode scoperti, per un danno complessivo pari ad oltre un milione di euro.

Secondo la procura di Torino – come riporta l’Ansa – che ha coordinato le indagini dei carabinieri, i tre hanno ideato un meccanismo per frodare il sistema sanitario nazionale.






Una donna è finita agli arresti domiciliari, nei confronti della seconda è stata eseguita la misura cautelare dell’obbligo di firma mentre l’uomo è stato sospeso dal pubblico ufficio.

Mediatrici culturali nei centri Isi (Informazione Salute Immigrati), le due donne invitavano i connazionali a dichiarare di essere in Italia da più di tre mesi così da risultare irregolari sul territorio nazionale e ricevere le cure, sfruttando la norma che consente al cittadino extracomunitario non in regola di accedere comunque alle cure sanitarie.

I controlli venivano evitati convincendo gli interessati a denunciare di aver smarrito i documenti.

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