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Economia e Finanza

Cresce l’inflazione, ma crescono anche i tassi di interesse sui mutui

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Inflazione in rialzo, lo dicono i dati dell’agenzia di statistica dell’Unione europea Eurostat che ad aprile arriva al 7%, in aumento rispetto al 6,9% di marzo. La stima si riferisce alle principali componenti dell’inflazione dell’area euro, ovvero tabacchi, prodotti alimentari, beni industriali, energia e servizi.

Per quanto riguarda i singoli Paesi dell’eurozona, l’Italia ha registrato un aumento dell’inflazione pari all’8,8%, contro l’8,1% di marzo. Incremento anche per la Spagna, la Francia e la Germania.

Gli ultimi aumenti non lasciano indifferente la Banca Centrale Europea che oggi ha in programma una discussione a proposito di un aumento di un quarto e mezzo punto percentuale dei tassi di interesse.






La decisione della BCE potrebbe infatti, essere influenzata da quella della Federal Reserve (FED) statunitense che ha preso una decisione sui tassi di interesse il 3 maggio rispetto alle forti preoccupazioni per il settore bancario americano, dopo il fallimento della quarta banca dal mese di mese, la First Republic Bank.

È arrivato quindi un nuovo rialzo dei tassi, che anche se da 25 punti, significa comunque un’altra stangata non indifferente sui mutui. Stando ai dati di Facile.it, l’impatto sulla rata di un mutuo medio a tasso variabile sarà di 237 euro, un +52% rispetto all’inizio dello scorso anno.

Anche i nuovi dati sui prestiti bancari, altro elemento monitorato dal board, indicano che la politica restrittiva sta funzionando: nel primo trimestre 2023 la stretta sul credito è stata maggiore delle aspettative delle banche.



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