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Covid, tutelare anziani e operatori. Oliveri: “Tamponi per i dipendenti delle case di riposo”

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Sulla gestione dell’emergenza sanitaria che stiamo affrontando, interviene anche Rosanna Oliveri, esponente a Bolzano di Alto Adige nel cuore (AANC), pensando alle operazioni da mettere in atto per tutelare soprattutto le fasce più deboli, ovvero gli anziani.

Premesso che la soluzione migliore sarebbe fare i tamponi a tappeto e isolare i positivi, ma che purtroppo non è possibile per mancanza di fondi, l’unica cosa da fare – sostiene – è procedere in modo ragionato.

Prima di tutto bisogna farli a tutti gli operatori che lavorano nelle case di riposo e in ogni caso a contatto con anziani e persone dai bisogni speciali. Non serve a nulla impedire le visite dei parenti nelle case di riposo se gli operatori possono infettare gli ospiti”.






Si constata purtroppo che la situazione all’interno delle case di riposo è sempre più critica. Ovviamente bisogna tutelare gli operatori sanitari che devono essere controllati in modo da non perdere tempo in caso di contagio.

Vanno poi fatti i tamponi a tutti quelli che ancora devono lavorare in luoghi condivisi con altre persone, come le fabbriche“, conclude Oliveri.

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