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Italia ed estero

Covid, Pechino attacca i Paesi occidentali: “Inaccettabili i test sui viaggiatori, ci saranno ritorsioni”

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La Cina dopo tre anni, si trova ancora nel mirino come untore del mondo, ma questa volta non ci sta. Dopo la poca trasparenza sulla reale diffusione del Covid tra la sua popolazione, molti Paesi (Italia compresa) hanno cominciato a prendere precauzioni imponendo tamponi a chi arriva dalla  Cina.

Scelta questa che non è piaciuta a Pechino che l’ha giudicata come “non scientifica e quindi inaccettabile”. Non solo giudizi duri ma avrebbe anche minacciato tutti quei Paesi occidentali che stanno prendendo precauzioni: “Contromisure, sulla base del principio di reciprocità. Se controllate i cinesi ci saranno ritorsioni”.

Se l’Italia con il ministro degli Esteri Tajani giudica il controllo messo in atto come non offensivo ne limitativo delle libertà personali, anche in Francia l’8 gennaio scatterà l’obbligo di tampone per tutte le persone in arrivo dalla Cina.






Nonostante, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie assicuri che la nuova ondata di casi in Cina “non influirà sulla situazione del Covid-19 nell’Ue”, i Paesi europei  non intendono  fare passi indietro.

Al contrario, dopo la riunione del Comitato per la sicurezza sanitaria, la Commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides fa sapere che “la grande maggioranza” dei 27 vuole che i test siano fatti alla partenza”. “Tutti gli Stati membri hanno concordato un approccio coordinato all’evoluzione della situazione del Covid in Cina e alle implicazioni dell’aumento dei viaggi dalla Cina verso l’Europa” conclude.

Non solo, ma ad aumentare la tensione c’è anche la proposta di Bruxelles di offrire Pechino una donazione di vaccini adattati alle varianti in segno di solidarietà e sostegno. Chiaramente, la Cina rifiuta l’aiuto dell’Europa rivendicando le più grandi linee di produzione al mondo di vaccini Covid . “La situazione Covid in Cina è prevedibile e sotto controllo“, ribadisce e conclude il ministero degli Esteri.

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