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Alto Adige

Covid, oltre 1.800 test sugli autotrasportatori al confine

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La notizia che al confine con l’Austria è necessario esibire un test antigenico con esito negativo eseguito entro le precedenti 48 ore ha posto i numerosi autotrasportatori provenienti da diversi Stati europei di fronte a un enorme problema.
Si è quindi allestito in brevissimo tempo una corsia di test alla stazione di Sadobre a Campo di Trens per poter garantire la continuazione del viaggio.

Le nuove regole hanno raggiunto gli autotrasportatori letteralmente nel cuore della notte: nessuno avrebbe potuto immaginare che la richiesta di un test negativo potesse riguardare anche i mezzi pesanti in transito, e fino all’ultimo anche le anticipazioni sul provvedimento non erano state chiare in merito.

Quando invece è divenuto chiaro che il test era necessario anche per questa categoria di lavoratori per poter attraversare il confine, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige si è vista costretta a intervenire: il team del direttore medico dell’ospedale di Vipiteno Michael Engl è riuscito ad allestire una corsia di test antigenici per i numerosi camionisti in attesa. Fino a tarda notte si è andati avanti con i test, per un totale che alla fine ha raggiunto quota 1.800 con appena 3 casi positivi.

Patrick Franzoni, direttore del progetto „Test rapidi in Alto Adige“ ha ringraziato tutti per la flessibilità dimostrata: “E’ stato un vero e proprio un sforzo organizzativo. Croce Bianca, forze dell’ordine, esercito e protezione civile sono intervenuti prontamente e hanno tentato tutti insieme di eseguire al più presto tutti i test necessari”.






Ieri (16 febbraio) la situazione si è ulteriormente tranquillizzata e si continua a svolgere i test.



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