Economia e Finanza
Coronavirus, sospensione pagamenti per PMI con sede nelle aree dei focolai
Arrivano le prime misure a sostegno dell’economia, messa in ginocchio dal coronavirus, sulla scia di quanto proposto al Governo anche dalla CNA.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha firmato il decreto a favore dei soggetti, anche diversi dalle persone fisiche che, alla data del 21/2/2020, avevano la residenza ovvero la sede legale od operativa nei territori interessati dall’emergenza epidemiologica.
CNA Trentino Alto Adige chiede che si estendano le misure a tutte le aziende danneggiate in Italia perché operanti con i territori delle zone rosse e che si attivino tavoli anche nelle Province Autonome di Trento e Bolzano per intervenire con una moratoria sul fisco locale, sui crediti, sui mutui. Intanto CNA FIta segnala il collasso dell’autotrasporto, con perdite fino all’80% dei ricavi.
I comuni interessati dal provvedimento di sospensione del Ministero sono quelli individuati come aree di focolaio del virus: in Regione Lombardia, i comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini; in Regione Veneto, il comune di Vò.
Il decreto, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevede la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari (compresi quelli derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e quelli conseguenti accertamenti esecutivi), scadenti nel periodo compreso tra il 21 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020.
Il decreto non esplicita se la sospensione debba applicarsi anche agli obblighi dei suddetti soggetti in qualità di sostituti di imposta (versamento delle ritenute alla fonte già operate, trasmissione telematica della certificazione unica).
Non sono coinvolti da tale sospensione gli adempimenti e i versamenti di natura contributiva da parte dei datori di lavoro e committenti. Gli adempimenti e i versamenti che hanno fruito della sospensione dovranno essere effettuati entro il mese di aprile 2020.
I pagamenti non fruiranno della possibilità di versamento in modalità rateale e dovranno essere disposti in un’unica soluzione entro il 30 aprile 2020.
Dopo il vertice con il Governo, CNA fa sapere che venerdì arriverà un nuovo decreto MEF sulle scadenze fiscali e la prossima settimana un decreto con misure economiche precedentemente pensate come Decreto Crescita 2.
“La CNA – spiega il presidente regionale, Claudio Corrarati – ha denunciato la brusca frenata che sta subendo l’economia in numerosi settori e anche al di fuori delle aree a maggiore rischio per effetto delle strette interazioni tra le filiere produttive e di servizio.
È essenziale assicurare equilibrio e ponderazione nella comunicazione per non creare esagerati allarmismi e non danneggiare l’immagine del Paese anche all’estero. Le imprese attendono misure efficaci di aiuto per contenere i danni diretti e indiretti che stanno subendo”.
Intanto CNA Fita Trentino Alto Adige esprime “forte preoccupazione per gli effetti negativi che si stanno propagando nel settore della mobilità di persone e merci e chiede il massimo impegno affinché siano attivate le opportune misure di sostegno alle imprese del comparto”.
“Si registra una forte contrazione della domanda – afferma il referente regionale, Piero Cavallaro – per gli effetti dei provvedimenti di contenimento adottati sul coronavirus. In alcune zone del Nord Italia le disdette delle prenotazioni arrivano fino all’80%.
Servizi di trasporto scolastico sospesi a causa della chiusura delle scuole. Una più generale contrazione della mobilità di merci e persone si registra su tutto il territorio nazionale. Unica tendenza anomala in positivo si registra invece nel settore del trasporto alimentare, conseguenza della “psicosi” che ha generato l’assalto ai supermercati che porta all’aumento di richieste di mezzi per il rifornimento”.
Le priorità indicate dalla CNA:
mantenere aperta la circolazione delle merci e degli automezzi per garantire rifornimenti e approvvigionamenti alle imprese. Contrastare blocchi alle frontiere e nell’import export.
Lasciare liquidità alle imprese per far fronte ai bisogni di circolante con sospensione pagamenti contributi, imposte e tasse (in parte nel decreto MEF da estendere a tutti i comuni e regioni interessate), moratoria rate mutui e accelerazione pagamenti PA, potenziamento del Fondo di Garanzia per le PMI.
Tutele per lavoratori dipendenti attraverso estensione cassa integrazione per tutti (artigianato tramite FSBA), indennità per autonomi e professionisti.
Ristoro dei danni diretti per le imprese la cui attività dovesse essere sospesa per effetto dei dispositivi di legge.
Rinvio adempimenti e alleggerimento oneri a carico imprese e slittamento entrata in vigore ISA e norme sulle crisi di impresa.
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