Economia e Finanza
Coronavirus, Pmi in difficoltà. Cna: “Credito, fisco, burocrazia e norme confuse sono un problema”
“Le misure finora adottate dal governo non stanno ottenendo i risultati promessi. Artigiani e piccole imprese sono in ansia per un futuro che appare incertissimo. Il blocco degli incassi mette a repentaglio i pagamenti e la sola sospensione del versamento di imposte e contributi non basta a stabilizzare i flussi di cassa. In tanti sono costretti a ricorrere al credito bancario ma incontrano difficoltà inattese“.
Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA Trentino Alto Adige, prendendo spunto dalla videoconferenza di CNA nazionale con i componenti delle commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera.
La CNA sta realizzando una indagine sulla situazione economica alla quale hanno già risposto 15mila imprese in Italia, centinaia dal Trentino Alto Adige.
Dai primi risultati emergono chiaramente le principali criticità: troppe norme e varate in successione troppo rapida; ritardi nelle risposte alle richieste di moratoria dei finanziamenti; complicazioni e difficoltà nell’iter per ottenere finanziamenti fino a 25mila euro, solo parzialmente erogati; requisiti molto complicati per accedere alla sospensione dei versamenti fiscali e contributivi in scadenza ad aprile.
Difficoltà solo in parte compensate dalle agili misure di sostegno al reddito e di accesso alla liquidità istituite dalle Province di Bolzano e Trento.
“Al tutto si sommano burocrazie farraginose e lentezza nella gestione delle decisioni – prosegue Corrarati – figlie di un sistema italiano in cui prima si cerca di capire come difendersi dal sistema giudiziario se qualcosa non andasse bene e solo dopo si definiscono le misure. L’aver fatto rientrare per le imprese il contagio da COVID19 come infortunio sul lavoro ha aumentato il timore su cosa potrebbe accadere in caso di positività riscontrata in azienda“.
Oltre che in materia di credito, la CNA ritiene indispensabile muoversi sul fronte fiscale. La platea dei beneficiari del credito d’imposta per le locazioni di immobili strumentali dev’essere allargata a tutti gli artigiani e a tutte le piccole imprese, tenendo conto della gravità della crisi.
Bisogna diminuire l’importo del calo di fatturato patito dalle imprese per accedere alla sospensione dei versamenti tributari e contributivi. Il versamento dell’acconto Irap va rimandato in toto a novembre. L’applicazione degli Isa, Indici sintetici di stabilità, dev’essere sospesa per l’intero 2020.
“Se tutte queste misure non troveranno armonica, agile e tempestiva applicazione – conclude Corrarati – andremo avanti in modo sbagliato e ci faremo molto male“.
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