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Italia ed estero

Coronavirus, la Chiesa cattolica dona 10milioni di euro alla Caritas

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Dopo un lungo silenzio in cui non era giunta nessuna notizia di raccolta di fondi da parte della Chiesa, per l’emergenza Coronavirus, Papa Francesco, annuncia l’invio di centomila euro da destinare alla Caritas e la presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei) devolve dieci milioni di euro alla stessa associazione.

La grossa somma proviene “da donazioni dei fedeli e dall’otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica” e ammontano a circa l’1% dei soldi che la Chiesa incassa con l’otto per mille.

Le risorse destinate all’emergenza Coronavirus affluiranno alle 220 Caritas diocesane, distribuite in tutta Italia, che dovranno individuare gli interventi più urgenti presenti nel proprio territorio, dando priorità a forme di sostegno economico.






La Conferenza Episcopale fornisce anche le indicazioni per impiegare ed assegnare queste somme di denaro, che sarà “destinato alle famiglie già in situazioni di disagio, all’acquisto di generi di prima necessità per famiglie e persone in difficoltà (viveri, prodotti per l’igiene, farmaci..), ad attività di ascolto (es. numero verde diocesano)”.

Parte delle quote andranno anche in favore di “anziani soli e persone fragili” e per garantire “servizi minimi per le persone in situazione di povertà estrema: mense con servizio da asporto, dormitori protetti”.

Poco prima di comunicare questo stanziamento la Cei aveva fatto sapere di aver accolto la richiesta di sostegno fatta pervenire dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus, decidendo lo stanziamento di mezzo milione di euro che servono per dare ossigeno alle attività della rete che comprende 21 Banchi in tutta Italia.

Questo stanziamento straordinario della Cei – spiega il direttore di Caritas italiana, don Francesco Soddusi pone per le Caritas diocesane come un segno concreto di speranza e conforto. Le Chiese locali, in questo modo, continueranno a non far mancare il dinamismo forte della Carità”.

Caritas Italiana rinnova, infine, l’appello a tutti alla solidarietà invitando a sostenere le iniziative e gli interventi delle diocesi e delle Caritas locali in favore dei più deboli e in condizioni sempre più precarie.

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