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Coronavirus, in prima linea anche gli addetti alle pulizie

Impegnati in prima linea nell’emergenza causata dal Coronavirus ci sono anche le persone addette alle pulizie, che ricoprono un ruolo importantissimo nel contrasto al diffondersi del virus. Personale tra i più esposti al contagio e che con responsabilità e coraggio svolgono il loro lavoro per tutelare la salute pubblica.
Abituati ad essere una categoria ignorata, chiedono rispetto per il lavoro che svolgono in prima linea in ospedale, azienda sanitaria, case di riposo, condominio ed altre realtà sovraffollate e a rischio.
Le aziende che in passato hanno ridotto il servizio, ora stanno chiedendo alle cooperative di raddoppiare, se non triplicare il servizio mandando questi eroi in trincea con ben poche armi a disposizione: semplici guanti monouso, semplici mascherine chirurgiche, disinfettanti al cloro.
In realtà la colpa non è né delle cooperative né dell’ospedale. Purtroppo questa situazione di emergenza fa sì che i dispositivi di protezione non siano abbastanza: è un problema che nasce dall’alto, tagli al sistema sanitario con cui oggi ci troviamo a fare i conti.
Le imprese di pulizia lanciano un allarme:”Mascherine finite, gli operatori vogliono stare a casa”. Poi però, chi le fa le pulizie? Senza di loro si bloccherebbero anche i triage nelle tecnostrutture allestite davanti agli ospedali. I virus trovano terreno fertile negli ambienti sporchi, sarebbe inimmaginabile lavorare in un reparto sanitario non pulito.
R.L., addetta alle pulizie, ci racconta alcune delle difficoltà che sta affrontando insieme ad altri operatori in questi giorni:”La pulizia scale dei condomini, che vanno pulite da cima a fondo, è un rischio. Le persone salgono e scendono, toccano il corrimano e non rispettano il lavoro che abbiamo appena svolto. Basterebbe attendere qualche minuto prima di camminare sul pavimento lavato con il cloro.
Negli uffici basterebbe che gli impiegati rispettassero l’ordine sulle scrivanie, non potendo toccare il materiale la pulizia non viene svolta come si dovrebbe. Altra cosa fondamentale è fare una corretta differenziata. Questo semplificherebbe il nostro lavoro lasciandoci il tempo di dedicarci ad altre priorità e sopratutto ci eviterebbe di dover mettere le mani nei cestini per suddividere i vari materiali negli appositi contenitori“.
Quindi grazie anche ai “cleaners”, che fanno parte di un meccanismo in questo momento assolutamente indispensabile, persone che, come piccole api operaie, lavorano silenziosamente per far andare avanti il sistema garantendo pulizia e disinfezione.
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