Politica
Convegno Pro Vita, tre anarchici segnalati all’autorità giudiziaria per le contestazioni, la manifestazione non era autorizzata

Il Presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha comunicato, rispondendo ad una interrogazione di Fratelli d’Italia – che la manifestazione degli attivisti che hanno duramente contestato un convegno dell’associazione “Pro Vita” la scorsa settimana era priva di autorizzazione.
Le attività info-investigative avviate e tutt’ora in corso hanno consentito di individuare e segnalare alla competente Autorità giudiziaria, tre giovani appartenenti alla compagine anarchica, quali promotori della suddetta iniziativa di protesta.
“Come previsto dalla normativa vigente in termini di pubblica sicurezza “I promotori di una riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico, devono darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore. I contravventori sono puniti con l’arresto fino a sei mesi e con l’ammenda da euro 103 a euro 413. Con le stesse pene sono puniti coloro che nelle riunioni predette prendono la parola.
Nonostante la mancanza di autorizzazione – ha aggiunto il presidente Kompatscher – i servizi di ordine e sicurezza pubblica predisposti per l’occasione hanno consentito il regolare svolgimento del seminario.”
Forte preoccupazione è stata espressa dal consigliere provinciale Marco Galateo: “a manifestare con toni di minaccia erano ben più delle tre persone segnalate, Determinante è stato l’intervento delle Forze dell’ordine che ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente e ciò dimostra la necessità di un approccio deciso contro coloro che cercano di impedire agli altri di esprimere liberamente le proprie opinioni. L’incitamento alla violenza e all’odio sono comportamenti pericolosi che minacciano la pace sociale e la convivenza civile”.
Il rappresentante in Provincia di Giorgia Meloni aveva denunciato che il convegno “Si potrà ancora dire Mamma e Papà” organizzato dall’associazione Pro Vita e Famiglia era stato pubblicamente contestato da alcuni manifestanti con striscioni e megafoni.
Nei giorni precedenti la manifestazione, gli organizzatori avevano diffuso a mezzo social un volantino con il quale richiamavano tutti gli interessati, a presentarsi in via Druso con il dichiarato obiettivo di disturbare il convegno.
Secondo il Presidente Kompatscher, l’indicazione sulla locandina dell’evento del nome del Vicepresidente Giuliano Vettorato era inopportuna: il vicepresidente della Giunta provinciale ha un ruolo istituzionale e non di parte e quindi la sua partecipazione ha fatto solo seguito ad un invito a presenziare.
Così in una nota stampa il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Marco Galateo.
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