Commercio e turismo in ginocchio: lo Stato garantisce prestiti al 100% fino a 800 mila euro

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Per far fronte ad un perdita stimata di 50 miliardi di consumi nel 2020, è necessario dare liquidità ai commercianti con prestiti garantiti al 100% dallo Stato.

A chiederlo è Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. Nel suo intervento evidenzia come già prima dell’emergenza per un’impresa su due l’accesso al credito era difficoltoso e oggi la situazione si è ulteriormente aggravata.

Secondo Sangalli, per evitare la catastrofe è necessario un accesso al credito veloce e automatico, cioè garantito dallo Stato.

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Da uno studio di Confcommercio, la perdita di 50 miliardi si concretizzerebbe se fosse compromessa anche la stagione estiva. Il settore alberghiero, il turismo, i tour operator e le agenzie di viaggio già tra marzo e maggio perderanno circa 90 milioni presenze.

21 miliardi sarà la perdita della ristorazione e dei pubblici esercizi con un lockdown fino a metà maggio.

Per non parlare del settore dei trasporti e dell’automotive. L’unico settore in crescita è quello degli alimentari, bevande e tabacchi che registra un incremento pari al 4,2%.

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Di contro, vestiario e calzature perde l’11,3%, il 12,7 i trasporti ed il 7,1% mobili, elettrodomestici e manutenzione della casa.

Aumenta anche il rischio fallimento. Per il commercio passa dal 4,2% al 5,8 come conseguenza del Covid19. Nel settore alberghiero si va dal 7,4% al 8,9% e per il turismo si passa dal 5,3 al 7,9%.

Di certo lo Stato italiano è quello che è intervenuto più blandamente di tutti: la Svizzera a supporto delle attività economiche ha messo a disposizione 20 miliardi di Franchi Svizzeri, con prestiti fino a 500 mila euro a tasso zero garantiti dalla Confederazione . L’intervento tedesco è invece di 55 miliardi.

Oggi il governo Conte firmerà il secondo decreto per sostenere l’economia italiana. Le banche con garanzia dello Stato erogheranno prestiti fino a 25 mila euro in 7 giorni compilando solo un semplice modulo.

Per i prestiti fino a 800 mila euro sempre garantiti al 100% dallo Stato servirà una piccola istruttoria, per quelli superiori ci sarà la garanzia fino al 95%.

La domanda sarà: le banche faranno la loro parte o no? Lo sapremo fra poche ore.