Benessere e Salute
Come avviene un richiamo di prodotti alimentari? Mangiare, bere ed altre delizie: lo sapevate che…?
Capita con una certa frequenza che un prodotto alimentare venga richiamato. Le ragioni sono spesso legate alla possibile presenza di corpi estranei, come parti di plastica o schegge di vetro oppure una probabile contaminazione con batteri patogeni, come la salmonella o la listeria.
Secondo il regolamento UE, le aziende alimentari sono responsabili della sicurezza dei loro prodotti. Alimenti a rischio non possono essere immessi sul mercato. Non appena un’azienda alimentare apprende – attraverso autocontrolli, indagini da parte di autorità addette o segnalazioni di clienti – che un determinato alimento non è sicuro, è tenuta a reagire immediatamente, ossia deve prendere misure volte a tutelare i consumatori e informare le autorità competenti del prodotto a rischio e delle misure adottate.
Se il prodotto in questione non è ancora stato venduto ai consumatori, l’azienda chiede ai propri partner commerciali di rimuovere la merce dagli scaffali e dal magazzino. In genere, il pubblico non viene nemmeno a conoscenza di questi ritiri.
“Se, invece, il prodotto è già stato venduto ai consumatori, si rende necessario un richiamo pubblico. In questi casi, i consumatori vengono messi in guardia dal consumo di tale prodotto mediante avvisi esposti nei punti vendita e comunicazioni su internet oppure in altri media, invitando a restituire il prodotto già acquistato, in cambio di un prodotto sostitutivo“, spiega Silke Raffeiner, nutrizionista presso il Centro Tutela Consumatori Utenti.
In Italia, le aziende alimentari sono obbligate a segnalare i richiami al Ministero della Salute, il quale a sua volta li pubblica nella sezione corrispondente del proprio portale internet. Inoltre, le autorità nazionali si avvalgono del Sistema europeo di allerta rapido per alimenti e mangimi RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed), affinché anche le autorità di altri Paesi vengano informate tempestivamente del richiamo di un dato prodotto.
L’organizzazione internazionale per la tutela dei consumatori foodwatch critica il fatto che, il più delle volte, i consumatori vengono informati troppo tardi sugli alimenti a rischio: la maggior parte dei distributori di prodotti alimentari non utilizzerebbe, infatti, tutti i canali di comunicazione a propria disposizione per avvertire degli alimenti a rischio, e le autorità sarebbero spesso troppo lente nell’informare la popolazione.
-
Italia & Estero1 settimana fa
Modificati i risultati dei test: in Cina arrestato il presidente di Astrazeneca
-
Italia & Estero2 settimane fa
Sevizia di nascosto il figlio di 5 mesi all’ospedale, arrestato padre 22 enne
-
Ambiente Natura1 settimana fa
La sfida della biodiversità forestale di fronte ai cambiamenti climatici
-
Italia & Estero2 settimane fa
Record di misure contro i minorenni, in sei anni aumentate di 70 volte
-
Consigliati1 settimana fa
Una serata con i lupi in Trentino: escursione notturna con cena in rifugio
-
Alto Adige2 settimane fa
Aumento delle tariffe per visite private in ospedale: fino a 300 euro nel 2025
-
Bolzano1 settimana fa
Arrestato ladro seriale di biciclette: espulso pregiudicato marocchino
-
Sport7 giorni fa
Obbligo dell’airbag nelle gare di sci: un passo verso una maggiore sicurezza
-
Italia & Estero2 settimane fa
Tragedia ad Aldaya: enorme parcheggio sommerso dall’acqua, centinaia di vittime presunte
-
Sport2 settimane fa
Il Bolzano sfiora soltanto la rimonta – Il Fehervar vince alla Sparkasse Arena
-
Società1 settimana fa
Il CTCU lancia “Espertoconsumatori.info”: il portale per risolvere problemi quotidiani dei consumatori
-
Italia & Estero2 settimane fa
Arrestato youtuber per guida spericolata e resistenza a pubblico ufficiale