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Economia e Finanza

CNA Fita, gli autotrasportatori non possono farsi carico delle inadempienze messe in atto dalla committenza

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In un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, l’autotrasporto non può lavorare anche sotto la costante minaccia di pesanti sanzioni, a causa di una inusitata interpretazione delle norme da parte degli organi di controllo“.

CNA Fita Trentino Alto Adige, unitamente alla Federazione nazionale, intende tutelare tutti quegli imprenditori che continuano a svolgere la loro attività come previsto dalle disposizioni del Governo.

Il DPCM del 22 marzo 2020 ha ribadito che il trasporto merci può proseguire senza limitazioni ma stanno emergendo interpretazioni difformi circa il trasporto di prodotti realizzati delle imprese per le quali è sospeso il ciclo produttivo non rientrando nelle attività essenziali.






Il mittente è l’unico soggetto – sottolinea CNA Fita regionale – a cui vanno imputati eventuali danni o sanzioni derivanti dalla irregolare, inesatta o omessa consegna di documenti che giustifichino la conformità del trasporto alle misure restrittive introdotte per contenere e debellare il virus“.

Come nel caso del trasporto persone per i conducenti di taxi, NCC ed autobus, così anche nel trasporto merci, i trasportatori non possono essere chiamati a verificare la conformità dell’autodichiarazione del cliente o farsi carico del controllo dei corretti adempimenti delle imprese committenti.

E’ fondamentale – conclude CNA Fita – che il Governo faccia chiarezza al più presto“. A tal proposito, stamane è stata inviata una lettera ai Ministri dei Trasporti e dell’Interno.

Per ulteriori informazioni: Piero Cavallaro, CNA Fita Trentino Alto Adige, 328.3105793

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