CNA: “Autonomia energetica per combattere il caro-bollette”

L’anno nuovo porta con sé cattive notizie sul fronte energetico: le bollette elettriche potrebbero subire un rincaro fino al 18%, mentre il costo del gas ha già raggiunto i 48 euro per megawattora sul mercato europeo, con il rischio di ulteriori aumenti. Una situazione che, pur non raggiungendo i livelli di emergenza del 2021-2022, desta allarme tra le imprese e i cittadini. Il presidente della CNA Trentino Alto Adige, Claudio Corrarati, lancia un appello per una maggiore autonomia regionale nel settore energetico, sottolineando come le risorse locali possano rappresentare una via per garantire stabilità e ridurre la dipendenza dalle fluttuazioni del mercato internazionale.

“Siamo preoccupati per il possibile ritorno di fenomeni speculativi sui prezzi dell’energia, che potrebbero penalizzare i consumatori finali e frenare ulteriormente la già fragile crescita economica del Paese”, ha dichiarato Corrarati. Il rischio, secondo CNA, è di allontanarsi dall’obiettivo di crescita del PIL dell’1,2%, mentre l’incertezza energetica continua a pesare sia sulle imprese che sui bilanci familiari. Nonostante gli sforzi per diversificare i canali di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalla Russia, il mercato energetico italiano resta vulnerabile alle tensioni internazionali, con picchi di costo che si riflettono immediatamente sui consumatori.

Corrarati ha individuato nella parola “autonomia” la chiave per affrontare il problema. “La nostra regione dispone di risorse idriche significative, gestite in modo ottimale da società partecipate pubbliche”, ha spiegato il presidente di CNA. Tuttavia, il sistema tariffario attuale, regolato dall’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e collegato alle altre regioni del Nord-Est e della Lombardia, vanifica i vantaggi della produzione locale. “Una parte degli utili è stata storicamente destinata ad alleggerire le bollette, ma non è sufficiente. È necessario spingere per una nuova norma di attuazione che ci consenta di ottenere una vera autonomia nel settore”, ha aggiunto Corrarati. Solo così sarà possibile sottrarsi ai venti di crisi mondiali e garantire stabilità ai consumatori e alle imprese.

 

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Parallelamente, CNA sottolinea l’importanza di favorire l’autoproduzione energetica da parte delle imprese. In questa direzione, l’associazione accoglie con favore l’imminente arrivo dei fondi da 320 milioni di euro destinati alle micro e piccole imprese per l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici. Si tratta di un’iniziativa per cui CNA si è battuta a lungo, e che punta a incentivare l’autoconsumo energetico, riducendo così la dipendenza dal mercato.

Attraverso lo sportello CNA Power, l’associazione sta già accompagnando le imprese in questo percorso di transizione energetica. “Abbiamo bisogno di soluzioni concrete per affrontare queste sfide, e l’autonomia, insieme all’autoproduzione, rappresentano le risposte più efficaci”, ha concluso Corrarati.