Merano
Centro sportivo e ricreativo, una chance per Sinigo
Caratterizzato dai tratti architettonici tipici degli anni Trenta, il centro sportivo e ricreativo dell’ex Dopolavoro di Sinigo dispone attualmente di un campo da calcio e di uno di allenamento, di due campi da tennis, di un bocciodromo, di un laghetto per la pesca sportiva, di un ampio prato per feste ed eventi, di locali per associazioni nell’edificio principale, di un bar con ristorante e di un parcheggio gratuito.
L’obiettivo dell’amministrazione è quello di riqualificare l’area e trasformarla in un luogo di incontro e di aggregazione per tutta la cittadinanza.
Lo studio di ingegneria, geologia e pianificazione dell’ambiente in.ge.na è stato incaricato dalla Giunta comunale di elaborare uno studio di fattibilità per valorizzare maggiormente la struttura.
La prima bozza è stato presentata pubblicamente lunedì scorso in occasione di un’assemblea civica svoltasi presso la sala parrocchiale di piazza Vittorio Veneto.
“Il nuovo centro sportivo e ricreativo di Sinigo rappresenta un’opportunità unica per Sinigo. Nessun altro quartiere può contare su un’area così estesa da dedicare alle attività sportive e ricreative. Proprio per la sua importanza abbiamo ritenuto doveroso e utile coinvolgere sin dall’inizio associazioni e cittadini e tenerli informati sugli sviluppi del progetto“, ha ricordato Zaccaria.
“I feedback ricevuti dalla popolazione sono stati molto positivi e costruttivi e ci hanno consentito di migliorare alcuni dettagli del progetto stesso”.
“Gli interventi previsti vanno ben oltre la manutenzione straordinaria. Vogliamo trasformare quest’area polifunzionale in un moderno luogo di incontro per tutta Sinigo: per i bambini e gli anziani, per i giovani e per le famiglie. Dovremo tenere in debita considerazione le esigenze delle associazioni culturali e sportive ma anche quelle delle persone che non sono iscritte a un sodalizio. Vogliamo realizzare spazi adatti a ospitare grandi feste. Anche il paesaggio dovrà essere strutturato nel rispetto della biodiversità. Sarà importante anche il collegamento del centro sportivo al centro città e agli altri quartieri attraverso sentieri pedonali e ciclabili”, ha aggiunto Strohmer.
Gli architetti incaricati hanno elaborato tre varianti che non prevedono la presenza del laghetto per la pesca sportiva.
Per lo specchio d’acqua tanto amato dagli appassionati della pesca bisognerà trovare quindi un’altra soluzione.
“L’attuale posizione non soddisfa pienamente le esigenze dei pescatori. Insieme troveremo un sito più adatto, possibilmente più vicino all’Adige, in modo tale da poter risparmiare anche sui costi di gestione“, ha ribadito Zaccaria che, assieme alla collega Strohmer, incontrerà prossimamente l’assessore provinciale Arnold Schuler per discutere della questione.
I lavori verrebbero comunque suddivisi in più lotti.
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, che dipendono anche dall’iter progettuale e dalla variante scelta, si prevede un arco di 5-10 anni.
Le tre varianti
La prima variante prevede un riposizionamento dell’attuale campo da calcio.
L’operazione consentirebbe di recuperare spazio utile per ampliare le strutture e, in particolare, di realizzare un campo da calcio e da rugby (65×107 metri), un campo da calcio di allenamento (40×80 metri), due campetti polifunzionali (di 20×25 metri ciascuno), un campo da beach volley (12×22 metri), un nuovo edificio per le associazioni con una superficie complessiva di 1.145 metri quadrati (attualmente ne sono disponibili 250), una zona fitness all’aperto, un biotopo di 2.200 metri quadri, una zona di rinaturazione del fiume, un filare di alberi lungo 220 metri parallelamente alla strada e una siepe naturalistica di 2.200 metri quadri.
Secondo questa variante l’attuale parcheggio verrebbe trasformato in un giardino con una fontana.
A ospitare le auto dei visitatori sarebbero due parcheggi coperti (con complessivi 140 stalli; attualmente i posti auto sono 88) situati rispettivamente al confine nord e al confine sud dell’area.
Nella seconda variante i tecnici propongono, oltre agli interventi contemplati dalla prima variante, anche la realizzazione di un ciclodromo all’aperto di 618 metri di lunghezza.
La terza variante suggerisce invece di mantenere il campo dal calcio nella sua attuale posizione e di procedere quindi a interventi di riqualificazione più contenuti.
Le tre varianti verranno ora approfondite ulteriormente e sviluppate assieme alla popolazione finché verrà individuata la soluzione più idonea e condivisa dalla maggior parte dei cittadini.
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