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Celebrazioni notte dei fuochi: tralicci abbattuti sul volantino. Urzì: “Schiaffo alle vittime del terrorismo sudtirolese”

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Il 12 giugno si riuniranno a Frangarto, nel comune di Appiano, gli apologeti del terrorismo: una manifestazione pubblica organizzata da Schuetzen ed Heimatbund, con tanto di benedizione da parte di un prete e omaggio con immagini di uno dei più feroci criminali che costruì la rete sovversiva contro l’ordine costituito dello Stato Italiano in Alto Adige, Luis Amplatz, assieme a Georg Klotz, il martellatore della Valle Passiria.

L’immagine dell’invito è eloquente e suona come uno schiaffo alla memoria delle vittime: un traliccio abbattuto, il simbolo del terrorismo in Alto Adige e della notte dei fuochi del 12 giugno del 1961, quella in cui cadde, investito da una carica esplosiva, Giovanni Postal, dell’Anas. Il primo di una lunga scia di vittime, oltre 20, cadute in agguati terroristici con mine antiuomo o scariche di arma da fuoco“.

Parole taglienti dal consigliere regionale e provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì.






La grottesca celebrazione – continua Urzì – che rappresenterà una notte di violenza e morte come una festa, si terrà per altro sotto una tragica stele eretta a memoria di un altro terrorista, Sepp Kerschbaumer, a cui è stata dedicata anche una via, ad Appiano. Fu il fondatore dei Bas, le Brigate rosse dell’Alto Adige, non animate da odio ideologico ma da odio etnico e antitaliano.

In Consiglio provinciale pende ancora la mia mozione che richiede l’abolizione di tutti i contributi pubblici che gli Schuetzen continuano ad ottenere da parte della Provincia (Svp/Lega) e che hanno permesso a questa organizzazione di proseguire nello svolgere indisturbata azioni di provocazione sempre sul filo della legalità.

A pochi giorni dalla giornata del 9 maggio (giornata dedicata alle vittime del terrorismo, per cui nessuna autorità provinciale a Bolzano ha organizzato un solo momento simbolico di memoria dei morti di quella stagione di violenza, quasi non fosse mai esistita) insomma si tiene tutt’altra manifestazione, in omaggio delle vittime e delle loro distruzioni“.

Presenterò richiesta alle autorità pubbliche di verifica della liceità di questa pura apologia che segue la recente pubblicazione di manifesti celebrativi dei terroristi e il rifiuto da parte della Provincia di attivarsi per richiedere alle autorità italiane, ed al Governo così impegnato sul fronte dell’espatrio dei brigatisti riparati in Francia, una analoga forte iniziativa anche su Austria e Germania perché siano consegnati alle patrie galere del nostro Paese i terroristi della banda più violenta che si ricorda, quella dei 4 ragazzi della valle Aurina, perché scontino almeno un giorno delle gravissime condanne che furono espresse contro di loro“, conclude il consigliere.

Einladung_60_Jahre_Feuernacht

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