Bolzano
Celebrati i 208 anni dalla fondazione dell’Arma dei Carabinieri
Si ricorda oggi il 208° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Dopo una interruzione di due anni a causa della situazione pandemica, si è finalmente potuto organizzare una cerimonia, nella caserma intitolata al Sottotenente M.O.V.M. Federico Guella, sede del 7º Reggimento carabinieri “Trentino Alto Adige” di Laives, alla quale hanno preso parte Autorità, familiari e amici dei carabinieri.
Di prima mattina il comandante della Legione Carabinieri Trentino Alto Adige, Generale Marco Lorenzoni, ha deposto una corona d’alloro presso il monumento ai caduti della caserma Capitano CC M.O.V.M. Francesco Gentile di viale Druso, sede del Comando Legione, in ricordo di tutti i carabinieri caduti, in Patria e all’estero.
Quindi alle 10.00 a Laives, una volta ricevuti i gentili ospiti, il Comandante della Legione, alla presenza delle massime autorità civili e militari, ha passato in rassegna lo schieramento, costituito dalla bandiera di guerra del 7° Reggimento Carabinieri, da carabinieri in grande uniforme storica, simbolo delle origini dell’Arma, da una rappresentanza dei Comandanti di Stazione della provincia di Bolzano, figure centrali del legame dell’Arma con la cittadinanza, da militari del 7° Reggimento di Laives in uniforme operativa e policroma, da militari del 3° Nucleo Elicotteri di Bolzano, nonché del Nucleo Cinofili, rocciatori e sciatori del Centro Carabinieri Addestramento Alpino di Selva di Val Gardena oltre a ciclisti e motociclisti.
Dietro lo schieramento sono stati esposti i veicoli in dotazione, il veicolo tattico Lince, l’intramontabile VM90, le Jeep Grand Cherokee e Renegade, le Alfa Giulia e Giulietta, una motoslitta, le motociclette Ducati Multistrada e Aprilia Caponord, le nuovissime mountain bike elettriche, da poco operative in provincia di Bolzano.
Da 208 anni i Carabinieri svolgono una insostituibile funzione di rassicurazione sociale al fianco dei cittadini, con le stazioni e tenenze territoriali, a cui si affiancano, con indissolubile sinergia, le stazioni forestali e i reparti speciali che consentono la tutela e la salvaguardia della popolazione sotto ogni aspetto: dalla salute all’ambiente, dalla tutela del lavoro a quella del patrimonio culturale, fino al contrasto al crimine organizzato e al terrorismo.
Gli interessi e l’incolumità della collettività sono costantemente protetti da uomini e donne che, guidati dai valori dell’Arma e dalla vocazione alla salvaguardia del prossimo, hanno scelto di intraprendere la vita militare. Ed è proprio l’irrinunciabile militarità che conferisce all’Arma la compattezza e la coesione che da due secoli la contraddistinguono. Lo stile militare, il sentimento di appartenenza, la compostezza e l’equilibrio sono alla base della missione del carabiniere e del perseguimento del principale obiettivo del servizio: la “sicurezza tranquilla” del cittadino e del Paese.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un messaggio cui è stata data lettura, ha rivolto l’augurio degli italiani all’Arma, sottolineando come essa abbia “La capacità di ascolto del territorio, missione specifica dell’Arma, supportata utilmente da iniziative di rigorosa formazione, trova espressione anche sul terreno delle sfide delle specializzazioni che hanno arricchito nel tempo le professionalità dei carabinieri. La medaglia d’oro al merito civile assegnata alla bandiera di guerra, per le azioni sviluppate a tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e delle biodiversità, ne è testimonianza”.
Nel corso della celebrazione sono stati premiati i militari della Legione Trentino – Alto Adige Südtirol che si sono particolarmente distinti in attività di contrasto alla criminalità e in altre attività di servizio in Italia e all’estero.
Particolarmente apprezzata è stata la presenza dei alunni degli istituti scolastici di Laives e della Bassa Atesina, a coronamento del percorso sulla cultura della legalità sviluppato dai Carabinieri nell’anno scolastico 2021/2022 che ha coinvolto quasi 5.000 studenti di 83 Istituti della provincia.
L’Arma altoatesina dal giugno 2021 al maggio 2022 (ultimi 12 mesi) ha profuso un impegno quotidiano, teso a rispondere alle esigenze dei residenti e dei numerosi turisti, nel quadro del collaudato e sinergico modello di coordinamento che – sotto la direzione del Commissario del Governo – permette di dare armonica attuazione sul territorio provinciale agli indirizzi del Ministro dell’Interno.
Quindicimila chiamate di emergenza sono transitate dal numero unico europeo di pronto intervento 112 alle nove centrali operative dei carabinieri sul territorio, che hanno espresso ben 41.376 (114 al giorno in media) servizi preventivi (pattuglie e perlustrazioni) svolti dai presidi dell’Arma (80 Stazioni, 9 Nuclei Radiomobili) su tutto il territorio provinciale, senza mai trascurare i piccoli centri e le aree rurali, dove la presenza dell’Arma è capillare.
Inoltre sono stati ben i 1.209 servizi (più di 3 al giorno in media) di ordine e sicurezza pubblica svolti dall’Arma in occasione di feste, manifestazioni, concerti, eventi sportivi, sia autonomamente sia unitamente ad altre forze di polizia.
Complessivamente, i Carabinieri hanno identificato 175.832 persone, verificato 97.467 documenti d’identità e controllato 121.105 veicoli. Nell’attività di controllo è stato essenziale l’impiego del Nucleo Cinofili di Laives, spesso in collaborazione con le unità cinofile della Guardia di Finanza, in un quadro di straordinaria sinergia istituzionale.
Notevole è altresì stato lo sforzo nell’attività di contrasto alla criminalità, svolta da tutti i reparti in piena sinergia con l’autorità giudiziaria, che ha portato alla denuncia in stato di arresto di 251 persone e 3.708 in stato di libertà. Un risultato straordinario considerando la percentuale dei reati perseguiti, corrispondente al 70% del totale, ovvero 10.608 reati perseguiti dall’Arma altoatesina a fronte di 15.224 reati commessi.
È un segno tangibile della peculiare capacità di risposta alle esigenze del cittadino nelle 24 ore e sette giorni su sette, nonché della costante e attiva presenza dell’Arma anche nelle vallate più periferiche ove i carabinieri sono l’unico presidio di sicurezza per migliaia di cittadini. Nella provincia di Bolzano circa tre comuni su quattro hanno nel loro territorio un presidio dell’Arma, con un rapporto superiore alla media nazionale.
Nel corso dell’ultimo anno particolare attenzione è stata posta al problema della violenza di genere e su tutti i reati di c.d. “codice rosso“, attività repressiva che ha visto i carabinieri ad esempio procedere 168 volte per maltrattamenti in famiglia (66% del totale), 43 volte per violenza sessuale (65% del totale), 83 per atti persecutori (67% del totale). La risposta determinata al fenomeno ha visto la formazione di militari specializzati nel settore nonché la presenza delle sale per l’audizione protetta realizzate a Brunico, Merano e – da quest’anno – a Laives, grazie anche alla collaborazione di comuni e associazioni private senza scopo di lucro.
Per quanto riguarda i comportamenti penalmente rilevanti dei minorenni, i carabinieri della provincia hanno riferito all’autorità giudiziaria minorile circa 300 ipotesi di reato, prioritariamente lesioni/percosse, furti, danneggiamenti e spaccio di droga. Ad essere vittime di tali comportamenti sono spesso giovani coetanei degli stessi autori. L’Arma è da sempre in prima linea nella prevenzione dei fenomeni di devianza giovanile, con il duplice scopo di contribuire sia ad alimentare nei nostri ragazzi la fiducia nelle Istituzioni sia di intercettare alle origini le cause di disagio che conducono alla devianza, operando in sinergia con gli altri attori sociali per la loro prevenzione.
Un problema che riguarda molto i giovani e a cui è stata data molta attenzione sia negli incontri con le scuole sia con le indagini giudiziarie è l’uso dei social media e della rete Internet. I giovani sono sempre più esposti a modelli di comportamento scorretti e devianti che attraverso i media stimolano l’emulazione, oppure sono vittime di ricatti. L’Arma di Bolzano ha fatto molto, attraverso gli incontri per la legalità, per diffondere consapevolezza dei rischi che si celano dietro i social media, riuscendo anche a creare un rapporto di fiducia e collaborazione coi giovani stessi, che ha avuto buoni risultati sul piano preventivo e del contrasto.
Ma anche i meno giovani hanno risentito dei pericoli in rete. La pandemia ci ha molto costretti nelle case e gli strumenti informatici hanno mostrato un’impennata a tutte le età. Le truffe non sono state mai così numerose, specie tra coloro che prima della pandemia non avevano mai utilizzato il web per gli acquisti online. Anche in quest’ambito i Carabinieri hanno portato avanti iniziative per diffondere consapevolezza del fenomeno, in collaborazione con le istituzioni locali.
La tutela del lavoro rimane una priorità. Sono state 281 le aziende controllate, in piena sinergia con l’Ispettorato Provinciale del Lavoro. Sono stati identificati 681 operai, tra i quali anche minori e anche stranieri irregolari. I datori di lavoro denunciati all’autorità giudiziaria, spesso per violazioni inerenti la sicurezza e il rispetto della normativa anticovid sono stati 41.
Il crimine organizzato è di prioritario interesse operativo per l’Arma. È costante il monitoraggio della realtà economica e produttiva svolto con le altre forze dell’ordine sotto il coordinamento del Commissariato del Governo al fine di prevenire e individuare tempestivamente infiltrazioni criminali nell’economia. Allo stesso tempo l’attività di analisi dell’Arma della Provincia di Bolzano non trascura la rilevazione di indicatori che – anche in periferia e in relazione ad attività imprenditoriali o appalti minori – possono rivelare interessi e investimenti del crimine organizzato.
Il crimine organizzato di matrice straniera è stato, parimenti, oggetto di mirate attività investigative, coronate da successo. Gruppi organizzati di stranieri dediti allo spaccio organizzato di droghe in città, e bande di italiani e stranieri dedite in maniera professionale e organizzata a svaligiare sportelli automatici delle banche, private abitazioni e strutture alberghiere sono stati disarticolati con una serie di operazioni.
Attenzione particolare viene posta a captare, tra i giovani, segnali di radicalizzazione ispirata dai gruppi terroristici islamisti. È un rischio che non viene mai sottovalutato: fu proprio la nostra provincia a essere, pochi anni fa, interessata dalla presenza di elementi di una organizzazione poi smantellata dai carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) con indagini di portata internazionale.
Anche in questo ambito la sinergia con scuole, associazioni culturali e religiose, e operatori sociali è di fondamentale importanza. Le informazioni raccolte dai carabinieri più a contatto con il cittadino vengono elaborate dalla componente antiterrorismo del ROS e poste alla base di strategie di prevenzione e contrasto.
Incessante anche il contributo alla sicurezza stradale: in 12 mesi quasi 1.181 sinistri stradali rilevati (di cui 414 in centro abitato, 842 in strade statali e provinciali), con 828 feriti (47 pedoni) e 12 decessi (3 pedoni). 7 i conducenti denunciati per omicidio stradale e 27 per lesioni, 5.310 le violazioni al codice della strada contestate di cui 414 per guida in stato d’ebbrezza e 18 per guida sotto l’effetto di droga (entrambe penali), 195 veicoli sequestrati, 117 fermati.
Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio s’inquadrano anche gli specifici servizi svolti nelle aree a maggiore presenza turistica, basandosi sul presupposto che il carabiniere deve portare sicurezza ovunque siano i cittadini, adattandosi ad ogni evoluzione della società. Molte di queste attività si svolgono con il prezioso supporto del 3° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bolzano.
Nella sola estate 2021, l’Arma ha organizzato ben 32 giornate di controlli sui passi montani con 47 violazioni contestate, 89 punti patente decurtati e 340 motocicli controllati. Il calendario di controlli dell’estate 2022, con una quarantina di giornate programmate, è già stato avviato, anche con la collaborazione di Provincia e Comuni, che hanno messo a disposizione personale e mezzi per il controllo della rumorosità dei veicoli.
La principale novità di quest’anno 2022 è il potenziamento del servizio di vigilanza in montagna con l’impiego di E-MTB elettriche che permetteranno ai carabinieri di vigilare sentieri e mulattiere per il soccorso e la prevenzione di comportamenti che, anche nell’anno scorso, hanno provocato incidenti anche gravissimi. Sui sentieri non raggiungibili nemmeno su due ruote la Squadra di Soccorso Alpino è in grado comunque d’intervenire celermente.
Sempre nell’ambito della vigilanza in montagna, la stagione invernale conclusasi poco più di un mese fa ha visto una netta ripresa delle presenze dopo la sfortunata stagione precedente segnata dalla pandemia. Quotidianamente sono stati in azione in media 50 Carabinieri sciatori dell’Arma territoriale, affiancati da rinforzi dal 7° Reggimento Carabinieri di Laives. Più di 36.000 persone sono state identificate sulle piste, e quasi 4.000 locali pubblici sono stati controllati (anche con l’ausilio del NAS CC di Trento).
372 le violazioni contestate riguardanti la sicurezza nei comprensori sciistici, di cui 79 per il mancato rispetto delle regole anti-covid. Ma il dato più rilevante è quello dei 4.621 soccorsi effettuati dai militari sciatori-soccorritori (36 soccorsi medi al giorno). Uno sforzo notevole che evidenzia la qualità del retrostante lavoro di addestramento al soccorso in ambiente alpino svolto dal Centro Carabinieri Addestramento Alpino di Selva di Val Gardena, eccellenza nazionale nella formazione per la tecnica sciistica ed alpinistica e per l’intervento in montagna in ogni condizione.
Il 5 giugno ricorre anche la Giornata Mondiale dell’Ambiente, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1972 in occasione dell’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP). È stata celebrata per la prima volta nel 1974 con lo slogan Only One Earth. I Carabinieri in Italia e anche nei teatri operativi esteri sono da sempre in prima linea nel campo della tutela dell’ambiente. L’Arma, attraverso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, è la più grande polizia ambientale d’Europa e garantisce il proprio supporto anche alle istituzioni locali deputate alla tutela dell’ambiente.
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