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Bolzano

Casapound, la procura chiede l’archiviazione per i manifesti elettorali

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Richiesta l’archiviazione da parte della procura di Bolzano in merito all’inchiesta sul manifesto elettorale di Casapound che riportava lo slogan “Ripulire l’Alto Adige“.

L’inchiesta era partita da un esposto del governatore Arno Kompatscher in risposta alla provocazione di Casapound Alto Adige lanciata tramite i propri manifesti elettorali.

Il presidente della Provincia di Bolzano aveva risposto allora con un video, postato sulla propria pagina Facebook, dove annunciava un’azione legale contro l’estrema destra altoatesina.






Lo slogan scelto da CP Alto Adige era per l’appunto “Ripulire l’Alto Adige – Suedtirol Reinigen“, scritto in italiano e in tedesco.

L’azione pubblica del coordinatore regionale di Cpi Andrea Bonazza a una prima polemica sui social e tra le fila delle compagini politiche avversarie denunciava una situazione “ormai fuori controllo anche in provincia di Bolzano a causa del business dell’immigrazione”:

“Ripulire l’Alto Adige per mettere fine ad una ottusa mafia politica che con il business dell’immigrazione – aveva dichiarato Bonazza ha gettato questa provincia, un tempo modello sociale per l’Europa, in una una pericolosa pentola a pressione con centinaia di stranieri fuori controllo che sfruttano le nostre risorse aggredendo la nostra gente”.

Il manifesto mostrava anche le foto in cui erano ritratti dei componenti della giunta provinciale e alcuni migranti.

Come si legge in una nota della procura: “Nell’immediatezza della divulgazione del manifesto, sul profilo Facebook di CasaPound Bolzano è apparso un comunicato stampa dove si precisava che l’obiettivo del manifesto fosse quello di una forte critica politica alla giunta provinciale uscente, concetto ribadito dal coordinatore regionale di CasaPound Italia nel corso di un’intervista per ‘Il Primato Nazionale”, laddove si specificava ulteriormente che lo scopo non era certo quello di una ‘improbabile discriminazione razziale“.



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