Economia e Finanza
Cartelle esattoriali, prorogato di altre due settimane l’arrivo: possibile nuova rottamazione e invii scaglionati nel tempo
Dopo la sospensione durata dall’8 marzo al 31 dicembre 2020, lunedì 18 gennaio per i contribuenti italiani già in difficoltà con la situazione economica legata alla pandemia, sarebbero dovute partire oltre 50 milioni di cartelle esattoriali.
Un nuovo macigno scongiurato grazie al varo di un mini decreto che prevede il congelamento degli avvisi fiscali di altre 2 settimane, fino al 31 gennaio. Decisa dal Consigli dei Ministri la sospensione delle cartelle è solo il primo passo verso una soluzione strutturale che dovrebbe prevedere un congelamento più lungo ricorrendo a diverse ipotesi.
A gran voce e forti del prolungamento fino al 30 aprile 2021 dello stato di emergenza deciso dal Governo pochi giorni fa, si chiede di bloccare ancora le notifiche delle cartelle così come fatto già l’anno scorso a causa della pandemia.
Sarebbe paradossale secondo l’associazione delle piccole imprese immaginare che i titolari di un ristorante o di un bar possano pagare le tasse con i soldi incassati dai ristori. Palazzo Chigi come già annunciato dal Ministro dell’Economia, Gualtieri ha intenzione di intervenire in tal senso nel quinto decreto ristori per evitare che il problema diventi sociale. Diverse sono le ipotesi sul tavolo. Si parla di una proroga ponte, ad uno scaglionamento degli invii diluito nel tempo e ad una rateizzazione più conveniente, un saldo e stralcio.
Infatti, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini ha fatto intendere che la ripresa delle notifiche sarà graduale, precisando: “ l’unica cosa che possono fare le due agenzie è quella di diluirli nel tempo tra gennaio e dicembre, ma in assenza di una specifica norma non può essere fatto altrimenti”. Con il varo del Decreto Ristori 5 potrebbe essere previsto anche un rinvio, con sconti su interessi e sanzioni per gli italiani in difficoltà.
Nel nuovo decreto infatti, dovrebbe essere inserito il nuovo saldo e stralcio delle cartelle, con l’aggiunta di un possibile condono seguito dalla cancellazione delle cartelle fino al 2015. Ovviamente, in mancanza di un provvedimento ufficiale e definitivo la strada è difficile.
L’alternativa alla notifica di sanzioni per tutte quelle attività economiche che devono ancora ricevere i ristori, è la possibilità di introdurre una sospensione. Tutto è quindi legato alla crisi di Governo che potrebbe far svanire oltre che agli indennizzi anche la rottamazione delle cartelle esattoriali.
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