Capodanno di sangue e fuoco: la solita follia demenziale. Morta una donna di 45 anni

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Un’inizio d’anno macchiato dalla follia pirotecnica e dalla violenza armata ha scosso le comunità di Napoli e di Afragola, lasciando dietro di sé un bilancio inquietante: due donne lottano tra la vita e la morte, vittime innocenti di proiettili persi nel cielo festivo. Il tradizionale spettacolo di luci e colori è stato funestato da una pioggia di piombo, un chiaro segnale dell’inciviltà che affligge ancora le nostre strade.

La prima donna, cinquantenne, era alla finestra della sua abitazione nel quartiere di Forcella, quando un proiettile, simile a una mortifera stella cadente, l’ha colpita all’addome. Nonostante la gravità del gesto, i medici del vecchio ospedale Pellegrini si sono affrettati a dichiarare la sua condizione stabile, una speranza in mezzo al caos.

A pochi chilometri di distanza, ad Afragola, la tragedia ha bussato alla porta di un’altra famiglia. Una donna di 45 anni, mentre celebrava il passaggio al nuovo anno insieme ai suoi cari, è stata ferita alla testa da un proiettile che ha scelto un bersaglio casuale. Trasportata d’urgenza al Cardarelli, è morta poco dopo.

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La follia non si è limitata ai singoli episodi: 36 persone, incluse tre giovani vite, sono state segnate dal ferro e dal fuoco nella notte di San Silvestro. Un aumento preoccupante rispetto ai 16 feriti dell’anno precedente, secondo i dati forniti dalla Questura di Napoli. È il prezzo di una festa senza regole, dove il divertimento si trasforma in tragedia.

Un algerino di 50 anni, ricoverato in prognosi riservata, è un altro numero in questa macabra statistica. Mentre camminava per via Marina, un proiettile sparato da un’autovettura in corsa ha interrotto bruscamente la sua serata.

La violenza ha poi raggiunto due commercianti ad Acerra, entrambi feriti da arma da fuoco in un episodio che sfiora l’assurdo. Due aggressori in sella a uno scooter, seguiti da altri due, hanno trasformato un banco di fuochi d’artificio in una scena criminale, chiedendo denaro prima di aprire il fuoco.

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Nel frattempo, i vigili del fuoco hanno affrontato una notte di lavoro incessante, con 703 interventi per incendi, molti causati da cassonetti e veicoli in fiamme. L’Emilia Romagna ha guidato questa triste classifica con 101 interventi, seguendo un trend in lieve aumento rispetto allo scorso anno.

A Milano, il quartiere San Siro è stato teatro di tensioni: masse di mobili sono state incendiate e un veicolo della polizia danneggiato. Circa 1.500 persone sono state controllate dalle forze dell’ordine e sei giovani sono stati accompagnati in questura privi di documenti. Sei ulteriori denunce si sono aggiunte al conteggio per vari reati.

Mentre 25mila anime festeggiavano in piazza Duomo, centinaia di agenti vigilavano su di loro e sui luoghi di ritrovo cittadini, pronti a contenere gli eccessi della notte più lunga dell’anno.

Questi eventi gettano un’ombra oscura sull’entrata del nuovo anno, ponendo interrogativi critici sulla sicurezza delle nostre città durante le festività e sulla cultura della violenza che sembra dilagare incontrollata. Un appello urgente alla responsabilità collettiva e all’azione delle autorità per garantire che la celebrazione non diventi tragedia.