Bolzano
Capodanno a Bolzano: tra Illegittimità e disordine, le politiche comunali sotto accusa
Mentre la pioggia cercava invano di calmare gli spiriti festaioli dei bolzanini nella notte di San Silvestro, l’effervescenza delle celebrazioni ha messo a nudo le incongruenze delle politiche comunali. In piazza Vittoria, nonostante le previsioni meteorologiche avverse, si è radunata una folla stimata tra le 1500 e le 2000 persone, ignorando l’ordinanza comunale che vietava l’uso dei fuochi d’artificio e dei petardi, presunti protagonisti del capodanno.
Alla mezzanotte, segnali pirotecnici hanno squarciato il cielo di Bolzano, in aperto contrasto con le norme imposte dalla legge provinciale, che prevedeva sanzioni a partire da 100 euro per i trasgressori. Nonostante ciò, la città si è ritrovata in una sorta di “giorno artificiale”, sottolineando l’incapacità o la mancanza di volontà del Comune di far rispettare le proprie direttive.
L’assessore Juri Andriollo, artefice dell’iniziativa insieme alla collega Johanna Ramoser, ha espresso una soddisfazione controversa, ammettendo che la “scoppiettante” festa ha messo in luce la necessità di rivedere l’inefficacia dell’ordinanza. Le parole di Andriollo suggeriscono un’ammissione di impotenza: vietare senza potere effettivamente controllare risulta una farsa normativa.
Fabrizio Piras, comandante della Polizia municipale, ha confermato che non è stata emessa alcuna sanzione relativa all’uso dei botti, eccezion fatta per un individuo in stato di ebbrezza. Il sindaco Renzo Caramaschi, con un gesto di rassegnazione, ha messo in evidenza il paradosso della situazione: un divieto vigente a fronte della libera vendita di pirotecnici.
Nonostante le critiche, gli assessori hanno etichettato la manifestazione come un successo, elogiando gli spettacoli, la musica e l’intrattenimento. Piazza Vittoria e corso Libertà sono stati descritti come scenari ideali per eventi futuri, un complimento che suona ironico di fronte al caos normativo.
Per quanto riguarda le misure di sicurezza, i “severi” controlli presso i varchi d’accesso hanno impedito il passaggio di superalcolici, bottiglie di vetro e petardi – un’affermazione che si scontra con la realtà del mancato rispetto del divieto di fuochi d’artificio. Alcuni cittadini hanno espresso malcontento per le perquisizioni e la richiesta di aprire le proprie borse, una procedura che sembra aver avuto poco effetto nel prevenire la trasgressione dell’ordinanza.
Infine, la decisione di non permettere l’accesso ai cani ha scatenato ulteriori polemiche. Stella Tonazza si è lamentata dell’esclusione ingiustificata dei cani dalla piazza, mentre Ramoser ha giustificato il provvedimento come misura precauzionale per il benessere degli animali, in considerazione del forte rumore dei botti e petardi.
La serata di Capodanno a Bolzano si è dunque conclusa tra luci e ombre, con un’amministrazione comunale che ora si trova ad affrontare un’inevitabile riflessione sulla propria capacità di garantire ordine e sicurezza, in un contesto di regolamenti apparentemente inefficaci e contraddittori.
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