Connect with us

Italia & Estero

Caos al Pentagono: condivisi per errore in chat dei piani di guerra top secret

Pubblicato

-

Condividi questo articolo

Un incidente piuttosto imbarazzante ha riguardato la chat del Pentagono.

Come riportato dall’autorevole giornale britannico “The Times”, Pete Hegseth il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti – avrebbe pubblicato per errore piani di guerra top secret contro gli Houthi in una chat di gruppo che includeva il giornalista Jeffrey Goldberg, caporedattore della rivista The Atlantic.

La pubblicazione della chat sarebbe avvenuta su Signal, una App di messaggistica civile non autorizzata per l’uso di informazioni classificate.






Questa situazione sta portando a un terremoto nell’Amministrazione americana. Il Consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, potrebbe essere costretto a rassegnare le dimissioni a seguito del caso di “fuga di notizie”.

La notizia la dà Politico, citando un alto funzionario dell’amministrazione Usa, secondo cui i membri dello staff si sarebbero scambiati messaggi su cosa fare con Waltz.

Sbigottito dalla situazione sarebbe anche il giornalista inserito nella chat di gruppo, Jeffrey Goldberg che secondo l’Ansa avrebbe scritto “non ho mai visto una violazione come questa” e avrebbe esposto una sequela di possibili violazioni.

La prima è l’uso improprio di un’App non sicura per trattare informazioni riservate, che normalmente vengono comunicato tramite sistemi non criptati governativi che vietano l’utilizzo di telefonini, che potrebbero essere smarriti o rubati, mettendo in serio pericolo la sicurezza nazionale.

In secondo luogo, la divulgazione non intenzionale di informazioni classificate, in quanto la chat ha involontariamente esposto piani militari a un giornalista, configurando una possibile violazione dell’Espionage Act, secondo i legali consultati da Goldberg.

Il terzo punto sarebbe la violazione della normativa sui documenti federali, in quanto i funzionari pubblici sono tenuti a conservare i loro messaggi ufficiali. L’abbandono della chat potrebbe costituire una trasgressione in tal senso.

Goldberg ha inoltre evidenziato l’ironia della situazione, ricordando che Donald Trump, sia come candidato che, come presidente, ha chiesto a gran voce l’incarcerazione di Hillary Clinton per aver usato un server privato per e-mail ufficiali.

Anche il New York Times è intervenuto duramente sulla vicenda, pubblicando un editoriale che chiede le dimissioni del Segretario alla Difesa Pete Hegseth. “Se Pete Hegseth avesse un minimo di onore, si dimetterebbe“, recita il titolo. David French, veterano dell’operazione Iraqi Freedom ed ex avvocato dell’esercito, definisce l’accaduto una “violazione della sicurezza sbalorditiva” e sostiene che in circostanze normali una simile negligenza comporterebbe la rimozione immediata dall’incarico e un’indagine approfondita.

French sottolinea come la legge federale consideri reato la rimozione negligente di informazioni legate alla difesa nazionale dalla loro sede appropriata o la loro diffusione non autorizzata. Sebbene sia troppo presto per determinare se l’errore di Hegseth abbia rilevanza penale, l’entità della violazione richiede un’inchiesta approfondita per chiarire eventuali responsabilità e conseguenze legali.



NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti