Merano
Cani: a Merano la Polizia locale intensifica i controlli
Il desiderio di porsi in relazione sociale con gli animali, come confermano numerosi studi di biologia comportamentale, è un’esigenza profonda e istintiva degli esseri umani. Soprattutto fra umani e cani possono crearsi forti legami emotivi.
Non sempre però queste interazioni risultano essere prive di difficoltà, perché un animale ad esempio aggressivo può mettere a dura prova la convivenza, come dimostrano gli episodi di aggressione apparentemente inspiegabili da parte dei cani ai danni di persone.
Certo è che esistono razze canine che, per la loro fisiologia, il patrimonio genetico, un istinto più forte per la difesa e per una più bassa soglia di reazione, sono potenzialmente più pericolose di altre.
Ma un cane aggressivo può essere anche rieducato, anche se con molto impegno e adeguate competenze specifiche, ad esempio in una scuola di addestramento.
A patto, ovviamente, che il suo proprietario sia consapevole della problematica e sia disposto ad assumersi in pieno le proprie responsabilità.
“Nel febbraio del 2015 a Merano erano iscritti nell’apposito registro 2.745 cani, allo stato attuale sono 3.537. Ciò significa che i quattrozampe sono aumentati di quasi 800 unità nel giro di cinque anni. Se nel 2015, 73 animali erano classificati come potenzialmente pericolosi, adesso 118 cani appartengono alle razze a rischio aggressione (Pitbull, American Staffordshire Terrier, Bullterrier, Dobermann, Rottweiler)“, ha spiegato Franz Hintner, responsabile del Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria.
Assieme all’assessora all’ambiente Madeleine Rohrer e alla direttrice dell’Ufficio ambiente Anni Schwarz, Hintner sollecita i proprietari e i conduttori di cani ad assumere atteggiamenti più responsabili nei confronti degli altri concittadini e degli spazi pubblici.
“Tutti i cani debbono essere dotati di microchip e registrati nella banca dati elettronica della provincia di Bolzano sotto il nome del proprietario. L’acquisizione o la cessione di un cane deve essere comunicata entro 30 giorni al Servizio veterinario. È vietato introdurre sul territorio provinciale cani sprovvisti di documenti di accompagnamento e senza provvedere poi a registrarli come previsto dalla legge“, ha precisato Hintner.
“Una convivenza pacifica è possibile solo se vengono rispettate le regole (regolamento di polizia urbana, articolo 19). In un luogo accessibile al pubblico un cane classificato come pericoloso deve ad esempio portare la museruola ed essere condotto al guinzaglio. Nei locali pubblici tutti i conduttori di cani devono portare con sé una museruola da applicare all’animale in caso di necessità. L’obbligo di guinzaglio, lungo al massimo un metro e mezzo, vale comunque per tutti i cani che vengono condotti in luoghi pubblici, eccezion fatta per le aree dedicate ai quattrozampe e allestite dall’Amministrazione comunale“, ha sottolineato Rohrer.
Un cittadino o una cittadina che si sentisse minacciato/a da un cane può rivolgersi alla centrale operativa della Polizia locale, tel. 0473 250160, email: [email protected].
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