Scienza e Cultura
Cancro io ti boccio. Le scuole altoatesine con Airc

“Avvicinare e sensibilizzare bambini, adolescenti e giovani sull’importanza della Ricerca scientifica per battere malattie che mietono ancora troppe vittime e che purtroppo toccano da vicino tutte le famiglie e, ahimè, persino le nostre classi”, con questo impegno Nicoletta Minnei, ex sovrintendente scolastico di Bolzano, tesse da mesi una rete tra insegnanti, alunni e famiglie che, a fianco di AIRC, la Fondazione italiana per la Ricerca sul cancro, e il suo Comitato Veneto e Trentino Alto Adige che ogni anno destina 6.284.000 Euro in progetti e borse di studio per i ricercatori impegnati nelle università e ospedali della regione.
Oltre al finanziamento quinquennale 2019-2023 con cui AIRC, in partnership con Gran Bretagna e Spagna, partecipa al progetto Accelerator Award che sostiene per 13 milioni di euro la ricerca internazionale in cui l’Italia è presente proprio con un team del CIBIO di Trento.
Il primo appuntamento 2020 con la Ricerca sarà la tradizionale campagna nazionale “Le Arance della Salute” che, il 25 e 26 gennaio, porterà nelle piazze di Bolzano, Merano e Bressanone i volontari AIRC che distribuiranno le arance in reticelle da 2,5 kg, e vasetti di marmellata e miele all’arancia.
Importante prologo della campagna nazionale, giunta ormai alla sua 30esima edizione, sarà, anche in Trentino Alto Adige, l’iniziativa promossa con le scuole. Dopo il workshop nazionale promosso il 28 marzo scorso a Trento da AIRC Scuola, al quale hanno aderito insegnanti, educatori e dirigenti scolastici, e grazie anche al lavoro di rete di questi mesi, parteciperanno all’iniziativa “Cancro Io ti boccio!” l’Istituto Comprensivo Bolzano 5 con la Primaria Manlio Longon, la Primaria San Giovanni Bosco e l’Istituto comprensivo Merano 2.
“Il progetto educativoproposto da AIRC – spiega appunto la professoressa Minnei – ci dà innanzitutto l’occasione di portare in classe argomenti scientifici e materiali idonei all’approfondimento di un tema così importante anche per la scuola, ovvero la ricerca, lo studio e la cura dei tumori. Quindi diventa per noi il migliore filo conduttore per parlare di solidarietà, sensibilizzazione e impegno per l’altro. Dunque avvicinando anche i ragazzi all’associazionismo e offrendo loro l’occasione per partecipare a un impegno anche corale come lo è quello di una campagna a livello nazionale”.
Dunque venerdì 24 gennaio, gli alunni che, hanno già avuto modo di parlare in classe della malattia e della ricerca scientifica con i propri insegnanti, o incontrando i giovani ricercatori sostenuti da AIRC in regione, si attiveranno per diffondere la sensibilizzazione e contribuire alla raccolta fondi con una vendita di 600 reti di arance destinata alle famiglie e al personale scolastico.
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