Bressanone
Bressanone: traffico di clandestini, arrestato un “passatore” pakistano
I militari della Stazione Carabinieri di Bressanone, durante il periodo pasquale hanno arrestato un Pakistano trentatreenne.
Lo stesso, che negli ultimi tempi aveva trovato ospitalità da una parente nel vicino Paese di Varna, era stato colpito nello scorso mese di marzo da un ordine di carcerazione del Tribunale di Cuneo, che lo aveva condannato per aver commesso, insieme ad altri due connazionali, uno dei reati previsti dal decreto legislativo n. 286 del 1988, che mira a punire chi favorisce l’ingresso clandestino od irregolare di Stranieri nel territorio nazionale.
L’arrestato ed i suoi complici, infatti, nel mese di giugno dell’anno scorso, erano stati fermati lungo una strada provinciale nei dintorni di Borgo San Dalmazzo (CN), città non lontana dal confine di Stato con la Francia, da una pattuglia della locale Compagnia Carabinieri. I militari, dopo aver controllato i tre complici, insospettiti dalla strana sistemazione interna della monovolume e dagli strani rumori provenienti dalla stessa automobile, approfondivano il controllo per poi scoprire, stipati nel bagagliaio, altri sette passeggeri nascosti, dei quali 6 pakistani e un bengalese.
La situazione, che di per sé appariva molto sospetta, si è resa ancor più preoccupante quando i militari si sono resi conto delle precarie condizioni generali in cui versavano i trasportati e dal loro atteggiamento sommesso ed impaurito.
Sono bastate poche domande dei militari, infatti, per scoprire che gli sventurati passeggeri avevano corrisposto quasi 2.000 euro ai loro trasportatori, i quali gli avevano garantito un ingresso sicuro nel vicino territorio francese e il trasporto fino a Parigi.
Quanto scoperto dai Carabinieri non è certo un caso isolato, bensì un fenomeno purtroppo molto diffuso già a partire dal 2009 e che interessa ogni anno circa 300 immigrati clandestini. In particolare, i “passeur“, questo il termine tecnico utilizzato per indicare chi si dedica al traporto di irregolari, organizzano i loro sventurati clienti stabilendo come punto di ritrovo prevalente la Stazione Porta Nuova di Torino.
Da lì i passeggeri iniziano un viaggio in condizioni di totale indigenza e degrado, quasi in tutti casi stipati in delle monovolume, nascosti e letteralmente schiacciati al di sotto dei loro bagagli. Un viaggio che nella maggior parte dei casi dura molto più del previsto a causa delle frequenti soste intermedie, effettuate non per fare una normale pausa ma per timore dei controlli da parte delle forze di polizia, durante le quali i clandestini sono costretti a rifugiarsi in dei casolari o baite abbondonati, esposti alle intemperie ed anche a temperature estremamente rigide.
Non c’è da meravigliarsi se, spesso, insieme ai Carabinieri debbano necessariamente intervenire anche mezzi di soccorso e personale sanitario, per garantire le cure agli sventurati viaggiatori, non raramente anche bambini e donne incinte.
L’arrestato è stato tradotto dai Carabinieri di Bressanone presso il Carcere di Bolzano dove dovrà scontare la pena di circa tre anni di reclusione, inflitta insieme alla sanzione pecuniaria di euro 91.000, in attesa che possa essere raggiunto anche dai suoi complici, ancora ricercati.
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