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Alto Adige

Borse di studio, più aiuti per il ceto medio: approvato l’aumento del limite di reddito

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Una svolta importante per le famiglie della classe media in Alto Adige: dal prossimo anno accademico 2025/26, più studenti potranno accedere alle borse di studio grazie all’innalzamento del limite di reddito. La misura, approvata all’unanimità in Consiglio provinciale, rappresenta una risposta concreta alle difficoltà economiche di molti nuclei familiari, spesso esclusi dai contributi pur trovandosi in condizioni economiche non facili.

Maria Elisabeth Rieder, consigliera provinciale del Team K e promotrice della proposta, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto. “Finalmente veniamo incontro alle esigenze delle famiglie della classe media. L’innalzamento del limite di reddito consentirà a molte più famiglie di beneficiare della borsa di studio, un autentico sollievo”, ha dichiarato.

L’urgenza di un intervento era evidente da tempo: dal 2020/21, le richieste di borse di studio in Alto Adige sono calate di circa 1.300 unità, lasciando inutilizzati 2,8 milioni di euro di fondi stanziati. Un dato che ha sollevato interrogativi e proteste da parte di genitori e studenti universitari, i quali chiedevano un adeguamento dei criteri di accesso.






Rieder ha sottolineato come il crescente costo della vita renda sempre più difficile per molte famiglie sostenere le spese universitarie dei figli, pur avendo un reddito che le esclude dagli aiuti. “I tempi sono cambiati. Non è più scontato per tanti genitori permettere ai figli di proseguire negli studi senza un aiuto. L’aumento del costo della vita sta colpendo molte famiglie, è una situazione assurda: i genitori lavorano a tempo pieno per tirare avanti, ma allo stesso tempo sono esclusi dalle borse di studio: non è giusto”, ha spiegato la consigliera.

L’approvazione della misura rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità nell’accesso all’istruzione universitaria. “In Consiglio provinciale prendiamo decisioni che dovrebbero semplificare la vita dei cittadini. L’accesso all’istruzione non può diventare una questione di disponibilità economica, deve rimanere aperto a tutti. È nostra responsabilità fare i passi giusti per raggiungere questo obiettivo, ed è per questo che continuerò a difendere gli interessi dei nostri cittadini”, ha concluso Rieder.



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