Alto Adige
Bonus sociali energia e gas in automatico. CTCU: “Innalzare limiti di reddito per accedere alle agevolazioni”
Come già annunciato da ARERA, da quest’anno i bonus sociali di sconto per le bollette di luce, gas e acqua per le famiglie in stato di disagio economico verranno riconosciuti in automatico e non più dietro richiesta, come avveniva fino allo scorso anno: basterà quindi solamente compilare il modulo della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini ISEE per le differenti prestazioni sociali agevolate (es: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè ecc.). Tramite questa dichiarazione viene calcolato l‘indicatore ISEE, il quale non deve superare gli 8.265 euro per nucleo famigliare.
Per il bonus elettrico legato al disagio fisico (riduzione in bolletta per quelle persone che si trovano in gravi condizioni di salute e utilizzano apparecchiature elettromedicali salva-vita) si dovrà invece continuare a presentare l’apposita richiesta presso i Comuni e i CAF abilitati, come per il passato.
I rilievi del CTCU
“Dette agevolazioni sono certamente importanti per aiutare le famiglie in condizioni di disagio economico, ma non sono sufficienti. Le difficoltà di un nucleo famigliare non si fermano di fronte ad un reddito complessivo di 8.265 euro e riguardano numerose famiglie – anche nella nostra provincia – che hanno difficoltà a saldare le bollette di questi servizi. Inoltre, l’ISEE fa riferimento al reddito e al patrimonio dell’anno precedente e non considera quindi i gravissimi problemi aggiunti, generati dall’attuale pandemia”, così Paolo Guerriero, consulente presso il Centro Tutela Consumatori Utenti.
A ciò vi sono da aggiungere altre due importanti considerazioni. La prima: il destino del “bonus sociale idrico” in Provincia di Bolzano. I Comuni sostengono che non sia dovuto, in quanto la regolamentazione del settore idrico nella nostra provincia sarebbe di esclusiva competenza locale. Per noi non è un buon segnale se importanti agevolazioni nazionali vengono depennate senza alcuna loro sostituzione. Alle famiglie altoatesine bisognose viene quindi riservato un trattamento peggiore rispetto a quello di analoghe situazioni nel resto del Paese. Seconda questione: c’è poi anche il cd “bonus energia Alto Adige” che stenta a decollare: annunciato in pompa magna nel 2019, ad oggi non se ne vede traccia nelle bollette elettriche delle famiglie altoatesine. A quando quindi l’erogazione di questo beneficio alle famiglie?
Alcuni dati dei bonus sociali
Secondo ARERA, sono oltre 2,6 milioni le famiglie in situazione di disagio economico in Italia che hanno diritto di accedere a dette agevolazioni. In Alto Adige dovrebbero essere all’incirca 14.000 le famiglie potenzialmente interessate al bonus sociale energia.
I bonus sociali avranno una durata di 12 mesi e l’operatività del meccanismo di riconoscimento automatico per il 2021 dovrebbe prendere avvio concretamente dal 1° giugno prossimo.
Cosa devono fare consumatori e consumatrici interessati?
Fino al 2020 bisognava recarsi presso un centro di assistenza fiscale (CAF) per richiedere la riduzione sulle bollette. Da quest’anno, come detto, è sufficiente presentare annualmente la DSU. Se il bilancio economico familiare corrisponde alle condizioni prescritte, l’INPS inoltra in modo automatico le informazioni necessarie al Sistema informativo integrato (SII), il quale, dopo le opportune verifiche dei requisiti di ammissibilità, trasmette i dati dei beneficiari agli operatori energetici per consentire l’erogazione dei bonus in automatico nelle bollette di luce, gas (e acqua) agli aventi diritto. I cittadini interessati saranno informati dell’esito del procedimento per il riconoscimento automatico dei bonus tramite apposita comunicazione.
Chi ha diritto ad accedere ai bonus?
– famiglie con indicatore ISEE del nucleo famigliare non superiore a 8.265 euro, o
– famiglie con indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro, per le famiglie con almeno 4 figli a carico;
– titolari di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza;
– uno dei componenti del nucleo famigliare deve risultare titolare di un contratto di fornitura elettrica o gas o idrica per usi domestici attiva o usufruire di una fornitura centralizzata di gas/luce/idrica per usi domestici.
Nel caso in cui il beneficiario dovesse cessare il contratto di fornitura, il resto del bonus verrà versato in un pagamento unico e per l’anno in corso nessun altro componente del nucleo famigliare potrà richiedere un nuovo bonus. Nel caso in cui invece si dovesse cambiare fornitore, il bonus continuerà ad essere erogato normalmente.
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