Bonetti-Ponticelli: “A Merano migliorare raccolta rifiuti e pulizia delle strade”

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“In una recente intervista l’assessore Rohrer invita gli ambientalisti a ragionare sulla opportunità di un cambiamento offerto dalla ‘nuova normalità’ imposta dalla diffusione del CoronaVirus e specifica che non c’è mai stata occasione migliore di quella che si presenta oggi.

Fratelli d’Italia sostiene fermamente queste valutazioni e fa una proposta che si basa proprio su quanto tutti hanno potuto osservare in questo periodo in cui il cambiamento delle modalità di vita ha messo in evidenza quanto sia approssimativa la valutazione sull’inquinamento ambientale.

In questo ambito FdI ha lanciato un appello all’assessore affinché anche l’inquinamento ‘domestico’, molto trascurato, rientri nelle attenzioni dell’Amministrazione Comunale”.

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Lo affermano in una nota congiunta Mirko Bonetti e Alfonso Ponticelli. 

“Allo stesso modo richiamiamo l’attenzione dell’Assessore sulla necessità di provvedere ad una gestione diversa e migliore della raccolta dei rifiuti e dello spazzamento stradale – dicono – .

Un sistema invecchiato in questi ultimi 30 anni che deve essere aggiornato a fronte di osservazioni ed esperienze negative riportate dai Cittadini. Ciò a rimarcare la marginalità riservata alle mutanti esigenze dei Cittadini e alla scarsa propensione al rinnovamento che questa Amministrazione Comunale ha chiaramente dimostrato di possedere”.

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Gli esponenti del movimento di Giorgia Meloni invitano l’Assessore, in questo scorcio di consiliatura, a proporre uno studio di fattibilità che riguardi in una ottica di adeguamento e innovazione la raccolta dei rifiuti prendendo in considerazione la differenziata porta a porta (cartone, plastica), una diversa modalità dello spazzamento stradale che dia equità a tutte le strade e non favorisca soltanto il “centro”.

Da questo l’evidenziazione in fattura del costo effettivo dello spazzamento.

“Questo affinché – concludono – il servizio municipale diventi un vero servizio per il Cittadino efficace, efficiente e trasparente e non un ad uso e consumo dell’Azienda e del suo bilancio.

La “nuova normalità” deve diventare un imperativo concreto, altrimenti “nulla sarà come prima” sarà una grossa e solenne bugia posta come un macigno sulle spalle di chi invece spera che non sia l’ultima occasione sprecata prima della data del non ritorno”.