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Bolzano: emergenza freddo dal primo novembre 95 posti all’ex Alimarket

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Anche quest’anno il Comune di Bolzano attiva per la stagione invernale 2023-2024 un servizio aggiuntivo rispetto a quelli già presenti sul territorio comunale chiamato:  “Emergenza Freddo”.

Si tratta in sostanza dell’accoglienza notturna di persone senza fissa dimora, che si affianca al Centro diurno presso l’ex Alimarket in via Gobetti 8 aperto tutto l’anno. Stamane l’Assessore comunale alle Politiche Sociali Juri Andriollo ha presentato in dettaglio il servizio Emergenza Freddo sottolineando come la Città di Bolzano intenda affrontare e gestire il fenomeno, non subirlo, né rincorrerlo.

Sono 95 i posti all’ex Alimarket di via Gobetti messi a disposizione a partire dal 1. novembre e fino al 30 aprile 2024 per l’accoglienza notturna di persone senza fissa dimora.






L’Azienda Servizi Sociali per conto del Comune ha dato in gestione il servizio Emergenza Freddo alla Croce Rossa. Le prenotazioni si raccolgono presso l’info Point di via Renon. La graduatoria di ingresso gestita da Volontarius è unica a livello provinciale; infatti anche Merano, Bressanone e Sarentino mettono a disposizione dei posti letto per questa stagione invernale.

A Bolzano presso il Centro diurno all’ex Alimarket aperto tutti i giorni dell’anno gli utenti possono accedere ai servizi di cura personale, riparo personale, deposito bagagli, lavanderia, wi-fi, oltre a consumare i pasti.

Per mano pubblica, l‘Emergenza Freddo integra i servizi di prima accoglienza per i senza dimora già attivi anche per il periodo invernale sul territorio comunale e cioè, gestiti da Volontarius: il Servizio di accoglienza notturna temporanea “Comini” in via Comini (95 posti letto); la struttura “Casa Conte Forni” donne in via Renon (28 posti);  la struttura ex “Gorio” in via Macello per le famiglie (50 posti) ed il centro ex “Lemayr” in via Avogadro per famiglie (70 posti).

Gestito da Croce Rossa, il dormitorio di viale Trento (32 posti) e, gestito da Caritas, “Casa Margaretdonne (18 posti). A questi si aggiungono i servizi di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati di competenza provinciale ma delegati ad ASSB.

Quest’anno il Comune di Bolzano sempre tramite ASSB ha provveduto a reperire 200 sacchi a pelo adatti alle basse temperature per dare anche la possibilità a chi non troverà subito accoglienza delle strutture o a chi non vi vuole accedere di trascorrere la notte il più possibile al caldo.

L’Assessore Andriollo si è detto totalmente contrario all”utilizzo delle palestre in termini di protezione civile come strutture d’emergenza per il ricovero notturno di senza fissa dimora “Occupare palestre per mettervi migrantiha detto è come una fotografia del fallimento strutturale della gestione del fenomeno, cosa che nel Comune di Bolzano non è.

Inoltre, si va a generare un conflitto chiaro tra cittadini e chi va ad occupare tali strutture. Ritengo che con tutto il patrimonio immobiliare di cui dispone la Provincia Autonoma di Bolzano, sia quanto meno sbagliato pensare di utilizzare i complessi sportivi. Si possono strutturare altre occasioni di ricovero in altri ambiti, di sicuro non nelle palestre”. 

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il direttore della Ripartizione Pianificazione Sociale del Comune Carlo Alberto Librera, il responsabile “Progetti e Attività Sociali” della Croce Rossa di Bolzano Andrea Tremolada ed uno dei responsabili di Volontarius, Claudio Monti.

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