Arte e Cultura
Bolzano e i suoi castelli: Mareccio e Roncolo accessibili tutto l’anno

Grazie alla facile raggiungibilità e grazie alla loro vicinanza al centro storico, i due castelli di Bolzano Roncolo e Mareccio sono accessibili tutto l‘anno. Castel Roncolo chiude solo per una breve pausa invernale dal 9 gennaio fino al 28 febbrai 2023 compreso. Nella settimana dal 2 all‘8 gennaio i visitatori hanno ancora la possibilità di vedere la mostra “Vita, morte, miracoli! Enrico da Bolzano“.
La mostra è un’importante occasione per Bolzanini e turisti per riscoprire il beato Enrico, una figura che nel XVIII Bolzano decise di eleggere a proprio patrono, ma che oggi risulta purroppo poco nota.
Nell’anno 1750 Enrico venne proclamato beato da papa Benedetto XIV. Nel 1759 Bolzano ricevette alcune reliquie con approvazione del capitolo del Duomo di Treviso e del senato della Repubblica di Venezia.
Queste vennero poi accompagnate da una sontuosa processione, alla quale parteciparono tutti i ceti sociali della città, dalla Cappella della Madonna di Loreto presso il ponte sull’Isarco fino all’odierno Duomo di Bolzano.
Con questo festoso evento prese, inizio la storia di Enrico di Bolzano come patrono della sua città natale. Tutti i giorni alle ore 15.30 gli ospiti possono andare alla scoperta delle storie che racconta il ciclo di affreschi del castello, accompagnati da una guida esperta del castello. Nell’accogliente ambiente della taverna dell’Osteria del castello gli ospiti possono gustare pietanze della gastronomia locale, un bicchiere di vino altoatesino, un buon aperitivo o semplicemente un caffè.
A Castel Mareccio la mostra “Next stop…Gries“ rimane aperta ancora fino al 28 febbraio 2023. Attraverso una ricca collezione di cartoline, acquistata dalla Fondazione Castelli, possiamo ripercorrere la storia del Kurort Gries dagli splendori della belle époque fino alla sua trasformazione in quartiere cittadino.
A metà del XIX secolo Gries non era solo un comune separato dalla città di Bolzano, ma anche una località a vocazione prettamente rurale. Ciononostante, lo sviluppo del turismo europeo dovuto all’aumento del reddito, al diffondersi della ferrovia e al rinnovato ruolo della medicina, non tardò a far sentire i suoi effetti anche in Tirolo. Gries, grazie alla sua lunga esposizione al sole, alla ricchezza di verde e al clima mite si trasformò quindi ben presto in una località di villeggiatura e di cura.
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