Connect with us

Politica

Bocciato disegno di legge per una scuola plurilingue. I Verdi: “Paura del futuro”

Pubblicato

-

Condividi questo articolo

Ieri (11 luglio) la prima commissione legislativa ha bocciato la proposta di legge Verde che prevedeva di aggiungere al sistema attuale un’offerta scolastica plurilingue.

È stato un dibattito molto interessante e variegato, cosa che mi sembra già essere un progresso” dichiara Brigitte Foppa, alla conclusione dei lavori.

Tuttavia i tempi non sembrano ancora essere abbastanza maturi per questo passo nel sistema scolastico sudtirolese.






L’argomentazione principale della maggioranza ha mostrato, a detta dei Verdi, quanto le posizioni contrarie poggino su piedi d’argilla: a quanto pare non si vuole avviare un modello aggiuntivo di questo tipo per non creare una scuola di prima e di seconda categoria.

Con argomentazioni di questo tipo hanno fatto eco ad Achammer anche Sven Knoll e Ulli Mair.

Secondo noi ciò significa che sanno di dover prevedere un grande successo della scuola plurilingue e che quindi bisogna scansare questo pericolo“, dice Foppa.

Un’argomentazione paradossale, ritiene la prima firmataria, perché se un modello viene richiesto dalla società e se questo può contribuire a migliorare le conoscenze linguistiche attualmente problematiche, allora la politica non deve opporsi.

Foppa cita lo studio Kolipsi, secondo il quale 60% delle e dei giovani di lingua tedesca e 54% delle e dei giovani di lingua italiana hanno paura e vergogna a esprimersi nell’altra lingua.

Per scardinare queste paure, che dipendono dall’ansia di prestazione e dalla distanza tra i gruppi linguistici, abbiamo bisogno di più opportunità d’incontro e meno stress. Stare in classe insieme, ogni giorno, sarebbe un grande passo in quella direzione.

Tante famiglie fanno già scelte di questo tipo, iscrivendo i loro figli e le loro figlie nella scuola dell’altra lingua. Ciò dimostra che è tempo di intervenire sistemicamente, senza lasciare che scuole, personale docente e famiglie si debbano arrangiare, dovendo gestire da soli un sovraccarico di impegno e lavoro.

Dalla serietà della discussione in prima commissione è emerso che la maggioranza politica magari non è ancora pronta a procedere in questo senso, ma anche che la scuola plurilingue è ormai sull’agenda politica. Noi non molliamo“, conclude Foppa.

(Risultato della votazione in prima commissione: 2 sì [Ploner, Urzì], 6 no [Amhof, Lanz, Ladurner, Vettori, Mair, Knoll]).

 

La documentazione (in lingua italiana e tedesca):

GE Recht auf Mehrsprachigkeit im Bildungssystem des Landes

Begleitbericht_GE Recht auf Mehrsprachigkeit im Bildungssystem des Landes

 

NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti