Alto Adige
Bloccati in autostrada due cittadini stranieri, rubavano carte di credito agli automobilisti in sosta: ecco come

Da alcuni mesi la Polizia Stradale del Trentino – Alto Adige aveva notato l’aumento di furti sui veicoli in sosta presso le aree di servizio poste lungo l’autostrada A22, sempre senza segni di scasso. Sospettando che potesse trattarsi di colpi messi in atto da criminali in possesso dei c.d. “jammer”, cioè dei disturbatori delle frequenze emesse dai telecomandi delle chiusure centralizzate dei veicoli, veniva disposto l’aumento dei controlli.
Alcuni giorni fa, dopo la segnalazione di un furto appena commesso su un veicolo in sosta presso l’area di servizio “Garda Est”, in provincia di Verona, il Centro operativo autostradale di Trento allertava immediatamente tutte le pattuglie in servizio lungo l’autostrada A22, segnalando come auto sospetta una Opel Mokka di colore grigio. Un’ora dopo circa, presso l’area di servizio “Paganella Est” a nord di Trento, un’auto “civetta” della Sottosezione Polizia autostradale di Trento notava un veicolo con le porte aperte e una Opel Mokka di colore grigio allontanarsi in direzione nord. Dopo aver accertato che era stato appena commesso l’ennesimo furto, la pattuglia si poneva all’inseguimento dell’auto sospetta, che veniva rintracciato poco dopo presso l’area di servizio “Laimburg est”, dove i due occupanti stavano commettendo un furto su un’altra autovettura. Accortisi dei poliziotti i due si davano alla fuga, uno a piedi in direzione dei vicini meleti, dove veniva raggiunto e bloccato da uno degli agenti e uno in auto in direzione Bolzano, dove veniva intercettato da una pattuglia della Polizia Stradale del capoluogo altoatesino che lo costringeva ad uscire presso il casello di Bolzano nord dove veniva immobilizzato.
I due sono stati accompagnati presso gli uffici del Compartimento Polizia Stradale Trentino Alto Adige di Bolzano dove venivano sottoposti a perquisizione personale e locale, attività che consentiva di rinvenire e sequestrare l’intero bottino dei tre furti commessi presso le aree di servizio delle province di Verona, Trento e Bolzano, del valore complessivo di circa 7.000 Euro, tra cui computer portatili, borse e zaini, oggetti che venivano riconsegnati lo stesso giorno ai rispettivi proprietari. Addosso ai fermati venivano, inoltre, rinvenuti e sequestrati un dispositivo “jammer”, perfettamente funzionante e un dispositivo POS portatile in grado di leggere le carte di credito e di debito appena rubate agli automobilisti e di addebitare loro il corrispettivo di prelievi o acquisti mai effettuati, con contestuale accredito delle somme di denaro su un c/c acceso presso un istituto di credito sudamericano.
I due fermati dovranno rispondere delle accuse di concorso in furto aggravato e continuato. A uno dei due è stato anche notificato un decreto di espulsione emesso dal Questore di Bolzano in quanto irregolare sul territorio nazionale.
Sono in corso indagini finalizzate a stabilire la responsabilità dei due peruviani, provenienti dalla zona di Milano, in relazione ad altri furti commessi con lo stesso modus operandi lungo l’autostrada A22.
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